REDAZIONE ANCONA

La grande crisi del mosciolo. Sospeso il Presidio di Portonovo: "Si tratta del primo caso in Italia"

Slow Food nazionale ha inviato una lettera al ministero: "Subito ristori per i pescatori"

Un’immagine dell’arrivo dei moscioli in spiaggia che purtroppo ci dovremo dimenticare per un po’

Un’immagine dell’arrivo dei moscioli in spiaggia che purtroppo ci dovremo dimenticare per un po’

Slow Food nazionale ha sospeso il presidio del Mosciolo selvatico di Portonovo attivo da 21 anni. Si tratta del primo caso in Italia, richiesto da Raffaella Ponzio, Responsabile progetti Presidi Slow Food Italia, comunicato con lettera alla Cooperativa Pescatori di Portonovo e per conoscenza a Slow Foood Marche e al fiduciario della Condotta di Ancona e Conero Edoardo Baleani. Una scelta difficile che è stata presa per la crisi che il mosciolo selvatico sta attraversando. "Siamo pienamente consapevoli che per voi pescatori questa attività rappresenti l’unica fonte di reddito – scrive Ponzio nella lettera – e riconosciamo il valore imprescindibile del lavoro che avete svolto nel tempo all’insegna di una attività di pesca sostenibile, contribuendo in modo decisivo alla tutela di questa risorsa preziosa per il vostro territorio. La sospensione sarà attiva sino a quando non saranno riscontrati segnali concreti di ripresa della popolazione naturale. Una decisone sofferta presa nel pieno rispetto del vostro impegno e del valore del vostro mestiere".

Slow Food Nazionale, insieme a SF Marche e alla Condotta Ancona e Conero, ha inviato, in data 11 giugno, al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste la richiesta di attivare misure di ristoro economico a favore dei pescatori professionali coinvolti, sollecitando un provvedimento di sospensione ufficiale della pesca del mosciolo selvatico per l’anno 2025 che "valga per tutti, pescatori professionisti e non". In collaborazione con la Condotta di Ancona e Conero "sono in fase di realizzazione dei cartelli da posizionare, a cura del Comune di Ancona lungo le spiagge, dell’area di pesca con l’obiettivo di sensibilizzare i privati sulla necessità di non raccogliere il mosciolo".

Dopo questa comunicazione non sarà più possibile, per i produttori, utilizzare il marchio "Presidio Slow Food" sulle etichette e sul materiale divulgativo essendo il marchio privato registrato, tutelato per legge, di proprietà di SF che lo concede in uso solo ai soggetti appartenenti a presidi attivi.

Claudio Desideri