
Tombolini detta i tempi: "Sull’autostazione c’è il rischio che si arrivi alla risoluzione del contratto. Per il centro abbiamo scelto piante sempreverdi, manca solo l’ok della Soprintendenza per l’illuminazione".
"I nuovi arredi di corso Garibaldi saranno pronti entro Natale, costi quel che costi; il Mercato delle Erbe va avanti senza variazioni progettuali e sul Verrocchio fissiamo un ultimatum con la ditta che deve effettuare i lavori". Stefano Tombolini, assessore con le pesanti deleghe dei Lavori pubblici e delle manutenzioni, è categorico, e prima di prendersi qualche giorno di riposo per il periodo di Ferragosto racconta al Carlino che autunno sarà per le principali opere strategiche per dare finalmente slancio al capoluogo.
Progetti complessi divenuti veri e propri grattacapi a causa di una serie di problemi che affliggono le amministrazioni pubbliche. Il caso più emblematico è l’autostazione all’ex fornace Verrocchio, un vero e proprio bagno di sangue da cinque legislature e per quattro sindaci. Quando tutto sembrava indirizzato verso la strada giusta, negli ultimi diciotto mesi il rapporto con la ditta incaricata dei lavori si è deteriorato e adesso siamo davvero alla resa dei conti, con lo spettro di una risoluzione del contratto: "A inizio luglio abbiamo inviato alla ditta un rapporto per riattivare i lavori e la ditta ha risposto inserendo alcune osservazioni a cui abbiamo dato atto. A breve – spiega l’assessore Tombolini – i tecnici incontreranno la ditta per limare gli ultimi dettagli. Entro la prima settimana di settembre attendiamo l’ultimo riscontro da parte dei vertici dell’azienda e a quel punto le strade restano fondamentalmente due: se accettano, da quel momento avranno l’obbligo di terminare i lavori entro sette mesi, trascorsi i quali arrivano le penali; l’altra opzione resta quella della risoluzione del contratto a cui nessuno vorrebbe arrivare".
Siamo in pieno agosto, ma ancora l’attività ferve. Proprio ieri mattina, prima della chiacchierata con lui, l’assessore Tombolini e i suoi collaboratori, a partire dal direttore del servizio lavori pubblici, Stefano Capannelli, hanno chiuso la partita finale per quanto riguarda gli arredi di corso Garibaldi: "Finalmente abbiamo trovato l’accordo sulla tipologia di piante da mettere nei grandi vasi di abbellimento lungo il corso principale – annuncia Tombolini – sarà una specie arborea sempreverde. È stato un percorso lungo, forse troppo, per trovare e sistemare ogni dettaglio, ma ce l’abbiamo fatta. Il resto degli arredi li abbiamo già ordinati, dai cestini alle panchine e così via. L’ultimo ostacolo resta l’ok da parte della Soprintendenza per quanto riguarda l’illuminazione preparata dal light designer. Non ci dovrebbero essere problemi, me lo auguro vivamente, anche perché i lavori devono partire assolutamente a settembre ed essere conclusi prima di Natale. Il rischio di un ritardo e dunque di uno slittamento a inizio 2026 c’è, ma non lo voglio neppure prendere in considerazione".
Infine il Mercato delle Erbe e qui Tombolini, viste le polemiche del passato anche coi suoi colleghi assessori, palesa una certa sicurezza e poi conferma una voce circolata: "Il ‘grande mostro’ (sorride, ndr) non fa poi così paura. Le lavorazioni vanno avanti bene e speriamo di portarlo a casa senza problemi e senza ulteriori disturbi esterni. La progettazione resta confermata senza la modifica che prevedeva l’area mercatale sopra e lo spazio commerciale e sociale sotto. Resta tutto come in origine dopo un confronto con gli operatori che non hanno gradito questa soluzione" conclude Tombolini.