REDAZIONE ANCONA

"L’auto non c’è, è una truffa: ti ho fregato"

In continuo aumento i raggiri sul web e c’è chi sbeffeggia i malcapitati. La polizia ha denunciato 5 persone anche per Rca false

"L’auto non c’è, è una truffa: ti ho fregato"

"Non venire a ritirare l’auto, ti ho fregato". Dopo il danno, la beffa per un uomo tramite il sito autoscout24 aveva individuato un’offerta allettante riguardo a una Bmw 120 D disponibile in una concessionaria di Osimo. L’acquirente ha concordato l’acquisto a 12mila e 500 euro e ha versato una caparra di mille e 500 euro dopo aver ricevuto il contratto di acquisto in formato Pdf con firma elettronica, timbro e numero di partita iva. Due giorni prima dell’appuntamento per il ritiro dell’auto, l’uomo è stato ricontattato per versare altri 4mila e 500 euro per spese urgenti, ma l’acquirente non ha acconsentito. Il giorno del ritiro ha ricevuto un messaggio dal testo "Non venire perché è tutta una truffa ti risparmi il viaggio" "chiama il concessionario, vedrai che tutto una truffa ti chiedo scusa ti ho fregato" e l’utenza è diventata subito irraggiungibile. Subito ha contattato la concessionaria dove il titolare, per casi analoghi, aveva già sporto denuncia, così si è recato in Commissariato: i poliziotti sono risaliti ad un uomo residente nel pavese con precedenti analoghi.

In altri due casi, altrettante persone sono rimaste truffate dopo aver effettuato un preventivo per assicurare l’auto su due noti portali dove gli sono state proposte offerte convenienti ma non fuori mercato, un particolare che li ha indotti ad effettuare il pagamento, senza nemmeno immaginare che, nonostante avessero usato circuiti frequentemente utilizzati, attraverso i Qr code i pagamenti sono stati dirottati sui conti dei truffatori. Questo è bastato ai poliziotti per risalire ai responsabili dell’accaduto: si tratta di A.M, calabrese con precedenti di polizia per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e numerose truffe e di una trentenne calabrese con numerosissimi precedenti di polizia per reati di truffa perpetrati con il medesimo modus operandi.

Per analoghi episodi sono stati denunciati un senegalese residente a Napoli, e un siciliano: entrambi operavano truffe fingendosi operatori di note assicurazioni e facendosi versare il denaro per assicurazione RC auto sempre a mezzo QR code. Rintracciata anche una truffatrice donna napoletana con precedenti di polizia per riciclaggio in concorso e truffe perpetrate che dopo essersi finta assicuratrice si era fatta effettuare un nuovo bonifico con la scusa di non aver ricevuto il precedente. Sono ancora al vaglio degli inquirenti la presenza di ulteriori truffe.