
La 69enne ha sporto denuncia ai carabinieri. portando tutta la documentazione che quella non era la sua vettura ma solo le targhe coincidevano
Ancona, 26 novembre 2024 – Prende a noleggio un’automobile Mercedes Classe C da una società di Bolzano e camuffa la targa per non pagare i pedaggi autostradali. Una F iniziale che, con un po’ di nastro adesivo nero, è diventata una E. Peccato che quella targa, così modificata nella prima lettera, esisteva davvero ma era una Fiat 500 intestata ad una donna abruzzese. A lei sono iniziati ad arrivare a casa i verbali delle contestazioni di mancato pedaggio, per almeno sei transiti lungo la rete autostradale italiana e altri addirittura in Svizzera.
Non solo, la donna, 69 anni, originaria della provincia di Chieti, ha ricevuto anche multe per eccesso di velocità. Non poteva credere ai suoi occhi. Così si è accorta che qualcuno aveva utilizzato la sua stessa targa di auto per spostarsi indisturbato, senza rispettare il codice della strada. A casa le erano arrivate anche le foto del veicolo che aveva preso la multa, con la sua targa. Non era una Fiat ma una Mercedes.
La 69enne ha sporto denuncia ai carabinieri, per targa clonata, portando tutta la documentazione che quella non era la sua vettura ma solo le targhe coincidevano. Tramite il centro nazionale Accertamenti Infrazioni della polizia si è riusciti ad arrivare al vero responsabile delle multe, un 55enne anconetano residente ad Offagna.
A lui i militari sono risaliti incrociando i dati anche della Motorizzazione civile. Sono state cercate le auto con targhe simili arrivando poi ad individuare quella presa a noleggio tra il 3 e il 10 marzo del 2020.
In quella settimana si sono registrate le multe e i mancati pedaggio alle uscite dei caselli per Milano, Como e Giulianova. Quasi 200 euro di mancati pedaggi. Il 55enne è finito a processo per falsità materiale davanti alla giudice Alessandra Alessandroni. Ieri in tribunale è stato sentito un addetto della Motorizzazione civile che era risalito alla Mercedes con la targa clonata dall’anconetano. Prossima udienza il 25 giugno per sentire un carabiniere.