PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Nazifascismo a scuola, la proposta a studente e famiglia: “Un viaggio nei campi di sterminio”

Il presidente della Camera minorile di Ancona, Andrea Nobili: “Così magari capisce che bella personcina era Hitler. Spero che i genitori del ragazzino di terza media siano in grado di spiegargli bene l’orrore del nazifascismo”

Andrea Nobili, presidente della Camera Minorile di Ancona

Andrea Nobili, presidente della Camera Minorile di Ancona

In una classe terza di una scuola media di Ancona, alcune settimane fa, un alunno di 14 anni si è impossessato del libro del docente presente in aula, è salito in piedi sul banco e ha iniziato a strappare le pagine del testo urlando e inneggiando al nazifascismo. Mentre lui faceva questo alcuni suoi compagni e compagne di classe hanno tirato fuori il cellulare dagli zaini, assolutamente vietati, e hanno filmato il gesto. In un secondo momento il video è stato pubblicato su un noto social network dove è rimasto per qualche tempo, fino a quando sono stati dei genitori a cancellarlo. Il video però nel frattempo è stato visto e condiviso e il suo contenuto è arrivato sia alla dirigente di plesso che alla direttrice dell’istituto comprensivo. Nei giorni successivi sono arrivate le sanzioni: un giorno di sospensione al protagonista del video e una settimana di sospensione a chi ha filmato e pubblicato il video. Le sospensioni saranno applicate da lunedì prossimo con l’obbligo di frequenza.

Ancona, 21 ottobre 2024 – Un viaggio nei campi di sterminio tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale o una lettura condivisa, con tanto di dibattito, delle Lettere dei Partigiani condannati a morte. A proporlo è Andrea Nobili, presidente della Camera Minorile di Ancona ed ex Garante regionale per i diritti dei minori, che ieri sulla vicenda accaduta in una scuola media anconetana ha pubblicato un suo post di commento: "Spero che i genitori del ragazzino siano in grado di spiegargli bene l’orrore del nazifascismo e organizzino un viaggio a Auschwitz-Birkenau (i due campi di concentramento e di sterminio collegati a Oswiecim, nel sud della Polonia, ndr) per fargli capire che bella personcina era Hitler" ha scritto nel post Nobili con cui poi abbiamo approfondito il discorso: "Sul metro di giudizio utilizzato dalla scuola per sanzionare il comportamento di quei ragazzi siamo tutti d’accordo credo. Forse qualcosa andrebbe rivisto, ma in linea generale io sarei per un’altra soluzione che escluda le sospensioni in questo caso. Così come avvenuto in un liceo romano, dove alcuni studenti che hanno fatto il saluto romano e si sono beccati dieci giorni di sospensione, la vera ‘condanna’ anche nel nostro caso sarebbe stata far loro leggere dei testi con valori antifascisti. Una lettura collettiva, allargata alle famiglie, il dialogo al posto della repressione, svolgere delle attività insieme, perché il fenomeno è davvero serio. I nostri ragazzi, in genere, oggi non si rendono conto del peso dei loro comportamenti, la gravità, per questo non bisogna colpevolizzare loro affibbiando delle pene, ma ragionare con loro, far capire a fondo le questioni. Ecco, in questo la scuola manca di autorevolezza".

Nobili affronta poi il nodo del peso giusto da dare all’intera vicenda: "In questi giorni, dopo la pubblicazione della notizia, ho sentito minimizzare, parlare di bravata – aggiunge l’ex Ombudsman delle Marche – Non è così, anzi è la spia di un arretramento culturale generale. Sarebbe necessario interrogarsi a fondo sull’accaduto, sul contesto in cui è avvenuto, analizzando quindi tutte le voci in capitolo, a partire dall’istituzione scolastica. Perché quello studente di 14 anni ha fatto una cosa del genere? Ecco cosa dovrebbe fare il sistema, capire perché certi valori si sono persi. Mi lasci dire, quanto accaduto rappresenta un gesto di assoluto disvalore e purtroppo non sono più casi isolati visto che accadono con sempre maggior frequenza".