
Folle show di un 14enne filmato da due compagni e pubblicato sui social network (foto d'archivio)
Ancona, 29 ottobre 2024 – Studenti di terza media sospesi in una scuola di Ancona: uno avrebbe preso il libro del professore e, dopo essere salito in piedi sul banco, l’avrebbe strappato inneggiando a personaggi e simboli del nazifascismo, altri lo avrebbero ripreso col telefonino e poi avrebbero postato il video sui social. Sanzioni ‘leggere’ e soprattutto da valutare quelle comminate dal consiglio di classe: il protagonista del gesto oltraggioso se la sarebbe cavata con un solo giorno di sospensione, mentre ad almeno due compagni (tutta la classe, tranne alcune eccezioni, è stata sentita dalla dirigente di plesso e da quella dell’istituto comprensivo) è andata molto peggio, con sospensione di una settimana. Le sospensioni temporali, tutte con obbligo di frequenza a scuola, dovrebbero partire dopo il ponte dei santi e dei defunti, dal 4 novembre in poi.
In realtà i fatti risalgono a un paio di settimane fa, ma adesso il Carlino è riuscito a mettere insieme i pezzi della vicenda. L’episodio trapela tra l’altro in una data drammaticamente simbolica, visto che il 28 ottobre del 1922 è passato alla storia per la Marcia su Roma dei fasci di combattimento, fondati nel 1919 da Benito Mussolini.
La vera vittima di questa vicenda è senza dubbio il professore. Ecco la ricostruzione dei fatti. L’alunno, 14 anni, dopo essersi impossessato del testo del docente ed essere salito coi piedi sul banco, avrebbe iniziato a strappare le pagine del libro urlando termini irripetibili legati, appunto, all’epoca del nazifascismo. Mentre tutto questo accadeva, almeno uno dei suoi compagni di classe (pare possano essere di più) l’ha ripreso con il cellulare.
La direttiva del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha ribadito il divieto di portare e soprattutto di utilizzare i telefonini in classe, non è stata rispettata e anche su questo i vertici dell’istituto comprensivo e del plesso scolastico in questione dovranno fare piena luce. Sui provvedimenti disciplinari hanno deciso gli organi collegiali, ma certo colpisce che l’autore di quella che non può essere considerata solo una ‘bravata’ abbia ricevuto una sanzione molto più lieve di chi ha girato il video e di chi l’ha pubblicato sui social.
Il video, comunque, ha avuto vita breve sui profili incriminati, rimosso con estrema rapidità probabilmente su input di alcuni genitori. Il Carlino, venuto a conoscenza dell’episodio pochi giorni dopo, ha contattato la dirigente dell’istituto comprensivo per chiedere un incontro e dei chiarimenti, ma al di là di uno scambio di mail non si è riusciti ad andare.