
Il caro bollette spaventa molto anche gli albergatori della Riviera del Conero. Le prime stangate sono arrivate, le bollette, appunto, con i rincari annunciati dal governo. "Siamo ’sul chi vive’ perché anche noi ad esempio abbiamo fissato i prezzi a ottobre per la pensione e la mezza pensione, ma se ci sono questi rincari così alti non so come si potrà fare. Quanto ci viene fatto e detto impaurisce molto gli imprenditori, le famiglie e le ditte – dice la titolare Bianca Maria Cremonesi, moglie di Alberto Gigli, titolare dell’hotel Eden Gigli a Numana –. Oltre la pandemia, ci dobbiamo sobbarcare anche questo, purtroppo. Ci fanno paura questo rincaro e i rincari futuri, forse, a livello economico, ancor più delle conseguenze legate all’emergenza pandemica, che resta sempre al primo posto però". La media borghesia soffre. La Riviera del Conero ha come clientela un’utenza media, non alta, e anche questi rincari potrebbero gravare ulteriormente sulle loro tasche e compromettere le vacanze o comunque i soggiorni fuori casa. "Da noi non c’è il tipo di turismo dell’Argentario ad esempio, però medio sì, è quello consono rispetto alle attrezzature in nostro possesso. Staremo a vedere, siamo in attesa comunque che finisca la pandemia e che inizino ad arrivare diverse richieste di informazioni. Qualche vecchio cliente ha già confermato, gli abituali insomma, siamo già in contatto con loro. Noi poi non siamo soliti chiedere caparre, prendiamo la sola prenotazione. Siamo in un clima di incertezza totale insomma. All’ultimo momento ne salta sempre fuori una nuova, nonostante tutti gli sforzi fatti". Tornando ai consumi in bolletta rincarati, la numanese afferma: "Non si può tornare indietro, ma il pensiero negativo viene a questo punto, sembra sia così. Questo consumo va sopperito con alternative. C’è il nucleare di ultima generazione, d’altra parte confiniamo con la Francia. Nei campi, quelli che hanno potuto, sono stati sistemati i pannelli solari. Perché non trovare fonti alternative? Ma non le pale eoliche. L’industria ha bisogno di tanta energia". Il Conero non è la meta per la gran massa, è per una clientela selezionata che ama il verde, la natura: "Dobbiamo avvalerci proprio di quella natura meravigliosa per avere servizi migliori e abbassare i costi". Il pensiero va alla scorsa estate, inevitabilmente, quando tante persone hanno scelto la Riviera per trascorrere l’estate dopo un periodo difficile: "L’estate scorsa è stato piena di gente perché gli italiani hanno scelto l’Italia e ci siamo salvati, e siamo sicuri anche per l’estate in arrivo. Il problema è ora, con tutti questi rincari a dare la mazzata".
Silvia Santini