REDAZIONE ANCONA

"Paterno è stata abbandonata dal Comune Viviamo nel degrado: qui ormai manca tutto"

La rabbia dei 150 residenti della frazione: "Questo luogo esiste dal 1500, il cimitero non ha più posti, gli edifici pubblici sono pieni di crepe e lasciati senza interventi. Ci hanno tolto anche la fermata del bus perchè la strada è troppo pericolosa"

Frane, edifici pieni di crepe, un cimitero che non ha più loculi per accogliere i defunti e due chiese inagibili tanto che la messa domenicale viene fatta di sabato, in una chiesetta piccola dove non tutti riescono ad entrare.

Questa la situazione a Paterno, tra le frazioni più antiche del capoluogo dorico, con 150 residenti che gridano attenzione per non perdere il prezioso borgo che si trova a 260 metri sopra il livello del mare. Appena gli abitanti hanno saputo della nascita del comitato "Anti degrado", che si è costituito i primi giorni di ottobre, hanno mandato un proprio referente a bussare alla porta del presidente Paolo Baggetta, a Sappanico, per chiedere aiuto.

"Sono andato io a presentarmi – spiega Gianni Spera – noi qui a Paterno abbiamo avuto sempre una donna che si interessava di portare le nostre problematiche all’attenzione del Comune ma le cose vedo che non cambiano. Questo borgo esiste dal 1.500, va conservato così com’è, tutelato, con interventi rapidi o rischiamo di franare via tutti".

L’abitazione di Spera costeggia da un lato una delle due chiese inagibili della frazione, la chiesa più grande, che è stata puntellata ormai dall’ultimo terremoto.

"Sembra che la curia non abbia i soldi per ristrutturarla – dice il residente – ma anche la chiesa piccola è inagibile. Noi dobbiamo andare a messa il sabato, in una struttura di emergenza, temporanea, ma piccola infatti non può accogliere tutti i parrocchiani. Non c’è più nemmeno la casa del parroco che negli anni è stata demolita".

Il borgo sarebbe soggetto a frane, visibile dai tanti manufatti, molti disabitati, pieni di crepe. "Chi muore a Paterno o si fa cremare – aggiunge Spera – o si fa mettere sotto terra perché non ci sono più loculi disponibili al cimitero. Ci hanno tolto anche il capolinea del bus, prima lo avevamo a Casine di Paterno ma adesso è stato spostato ad Agugliano perché la strada nostra in percorrenza dicono fosse più pericolosa. Ormai hanno chiuso anche tutte le botteghe che una volta animavano il posto. Abbiamo solo un circolo rimasto. Vorremmo che il Comune facesse qualcosa, Paterno va tutelata".

I membri del comitato "Anti degrado" sono stati a fare un sopralluogo a Paterno, dove presto verrà indetta una riunione con tutti i residenti, e hanno visto la situazione di abbandono. "Anche lì c’è un immobile di proprietà comunale – evidenzia Fabio Mecarelli, portavoce del comitato – in pieno abbandono. Ormai è una costante, le proprietà private sono tutte curate, i cittadini ci tengono a mantenere un certo decoro ma quelle pubbliche sono invece lasciate allo sfacelo, cadono a pezzi. Perché? Anche Paterno ha il solito orologio del paese fermo e non più funzionante, anche questa ormai è una costante nelle frazioni".

Marina Verdenelli