È pericolosamente "appeso" sul costone, come se fosse una spada di Damocle che ogni giorno i bagnanti guardano peggiorare sulle loro teste. La sua "esistenza" è davvero appesa a un filo, le radici non sono più salde come l’estate scorsa, quando già il radicamento era precario. Adesso il pericolo che quell’albero possa cadere o comunque che alcuni rami possano spezzarsi è più che reale. Il tratto di spiaggia sottostante a Numana in realtà è stato interdetto allo stazionamento dei bagnanti proprio perché pericoloso, c’è il rischio che si verifichino piccoli distacchi di materiale roccioso e frane. Alcuni bagnanti, a dir la verità, trasgrediscono quell’imposizione e scavalcano il no imposto dai cartelli. Il divieto comunque non basterebbe, tanto che alcuni bagnanti hanno manifestato le loro preoccupazioni.
Ogni tanto in aria si alzano piccole nuvole di polvere, date proprio dalla caduta di sassi in acqua o sulla prima parte di lido. Altri invece, molto poeticamente, sono affezionati a quell’albero, a quell’immagine di radicamento alla vita, di attaccamento, sinonimo, dicono i numanesi, dell’importanza di non mollare mai.