Ritorna il mistero di Majorana

Il romanzo firmato dallo scrittore jesino Ennio Perlini sul noto fisico scomparso a Napoli nel marzo 1938

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Il noto fisico Enrico Fermi un giorno descrisse così: "Poi ci sono i geni, come Galileo e Newton. Ebbene, Ettore Majorana era uno di quelli". Chi era Ettore Majorana la cui scomparsa è ancora avvolta nel mistero, lo racconta lo scrittore jesino Ennio Perlini (foto) che ha deciso di dedicagli un libro appena pubblicato. "Processo a Majorana" (Edizioni Gei) con la prefazione di Luigi Ramini. "Ettore Majorana – scrive Ramini – era un genio, ma, come spesso capita ai geni, era anche un creativo e un introverso, dotato di un’intelligenza unica e profonda, e aveva una tendenza continua al dubbio e al pessimismo. Solo un anno dopo aver iniziato la sua attività di docente accademico all’università Federico II di Napoli, nel mese di marzo 1938, fece perdere le tracce di sé, scomparendo nel nulla. Quello della scomparsa di Majorana è uno dei grandi misteri italiani, uno di quegli enigmi che da quasi un secolo sta suscitando lo stupore e l’interesse di molti. Quella di Perlini è un’intelligente e senza dubbio gradevole provocazione".

Ettore Perlini, perché un libro su Majorana? "Ho sempre trovato ingiusto veder soffocare i valori intellettivi sotto la coperta ipocrita delle apparenze. Nel campo delle scienze capita raramente. Penso che il caso di Ettore Majorana rientri tra questi. Fin da bambino si nascondeva sotto il tavolo per la timidezza e otteneva a memoria le soluzioni di moltiplicazioni di numeri a tre cifre che i parenti gli sottoponevano. Tale timidezza con gli anni si acuì trasformandosi in ostinata riservatezza che gli impediva un aperto rapporto con alcuni e una certa antipatia per le forme paludate accademiche". "Ci sono stati negli anni alcuni detrattori – dice Perlini – sul suo comportamento essendo scomparso così improvvisamente senza preavviso o giustificazione. Altri invece che ne hanno cercato e trovato delle giustificazioni. Io ho pensato di mettere le ragioni degli uni e degli altri in forma legale, con tanto di accusa e difesa. Ci sarà poi un giudice che emetterà la sentenza". Cosa interesserà ai i lettori marchigiani? "L’amore per Federico II e per l’Università di Napoli, che lui fondò e dove dove Majorana insegnò".

Sara Ferreri