Scoppia la polemica tra Bello e Campanile

Il presidente del Consiglio comunale di Senigallia critica il consigliere Campanile per la sua presunta mancanza di partecipazione ai lavori consiliari. Campanile replica accusando il presidente Liverani di non aver convocato le audizioni richieste.

Botta e risposta tra il presidente del Consiglio comunale Massimo Bello e il consigliere di Amo Senigallia Gennaro Campanile. "Difficile, quindi, rimanere in silenzio di fronte a quanto asserito dal consigliere Campanile, che forse avrebbe fatto bene, in questa circostanza, a tacere e magari a partecipare più "attivamente" ai lavori consiliari, a quelli delle commissioni permanenti e alle riunioni della conferenza dei capigruppo. Perché, partecipando regolarmente alle sedute, e magari leggendo e studiando più attentamente i provvedimenti all’ordine del giorno, oppure, ancora, studiando più diligentemente le norme, che disciplinano i diritti e i doveri degli eletti, vista la sua esperienza come assessore e consigliere, avrebbe tenuto senz’altro una condotta più puntuale, più critica, più corretta e più informata dei fatti narrati", la dichiarazione del presidente Bello. La risposta di Campanile non si è fatta attendere. "Il Fratello d’Italia Marcello Liverani ha ricevuto quasi diciotto mesi fa, in qualità di presidente della commissione bilancio, la richiesta di audizione dei rappresentanti di servizi per il quali il Comune spende parecchi milioni all’anno dei senigalliesi. Non sono stati convocati. Liverani, circa un anno fa e in commissione, ha promesso di farlo entro giugno 2023. Non sono stati convocati. Bello ha sollecitato Liverani alla convocazione ai primi di marzo 2024. Non sono stati convocati. Bello non ha impedito tutto questo".