Ancona, sei morti al concerto di Sfera Ebbasta. I precedenti con lo spray

La strage nella discoteca di Corinaldo ricorda episodi analoghi avvenuti a Senigallia, Bologna, Modena, nel Ravennate, a Parma e a Verona, che però non ebbero conseguenze drammatiche

Il rapper milanese Sfera Ebbasta (Foto StudioSally)

Il rapper milanese Sfera Ebbasta (Foto StudioSally)

Corinaldo (Ancona), 8 dicembre 2018 – Corsi e ricorsi storici. Quella volta quando al Mamamia, altra discoteca del Senigalliese ad una manciata di chilometri dalla Lanterna Azzurra, il locale di Corinaldo dove stanotte sono morte sei persone, il concerto di Sfera Ebbasta fu addirittura interrotto proprio a causa della diffusione nell'ambiente di uno spray urticante. Tre gli intossicati, tutti giovanissimi, soccorsi dal 118 e trasportati in ospedale, ma soprattutto evacuata la discoteca. Era il 22 gennaio del 2017.

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L'episodio di quasi due anni fa, se si eccettua il fatto che il rapper stanotte non era neppure arrivato nel locale per esibirsi (il concerto iniziava dopo l'1.30, la tragedia è scoppiata poco prima dell'1), presenta una dinamica e uno svolgimento analoghi. Il responsabile del gesto non era stato individuato al tempo, ma fu subito chiara la matrice dolosa.

Una volta aperte le porte i clienti della discoteca erano usciti all'esterno e le conseguenze erano state molto limitate rispetto all'ecatombe di oggi. Le testimonianze, allora, avevano evidenziato la grande paura vissuta al momento della diffusione del prodotto urticante nell'ambiente chiuso, con un fuggi fuggi che solo per miracolo non aveva innescato la follia. 

"Non si possono fare paragoni, sono episodi lontanissimi l'uno dall'altro", ha commentato oggi il titolare del 'Mamamia' di Senigallia. "Accade spesso in tanti locali che qualcuno spruzza lo spray urticante - ha aggiunto il titolare - Qui siamo pronti a qualsiasi eventualità, abbiamo anche l'ambulanza fuori dal locale per tutte le necessità. - ha sottolineato - I due incidenti non sono paragonabili, ripeto. E voglio esprimere tutta la mia solidarietà alle vittime e i loro familiari per questa terribile tragedia".

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Nel dicembre del 2017 un episodio analogo accadde all'Onyx Club di Russi (Ravenna), per fortuna senza particolari conseguenze. Attorno all'una di notte l'aria dentro il locale divenne improvvisamente irrespirabile. Anche in quella circostanza si scatenò il panico. Solo il rapido intervento della sicurezza, che invitò i ragazzi alle prese con bruciore agli occhi e crisi respiratorie a uscire, evitò che nel fuggi fuggi qualcuno si facesse male.

Un episodio che ricorda nella dinamica i fatti avvenuti a Modena il 31 agosto dello stesso anno, quando alla Festa Pd di Ponte Alto, proprio un concerto di Sfera Ebbasta era stato interrotto dal fuggi fuggi innescato dallo spruzzo di spray al peperoncino. Durante la kermesse dell'artista, infatti, qualcuno aveva spruzzato la sostanza generando il panico tra i tanti ragazzini accorsi per seguire il cantante che, dal palco, aveva invitato il pubblico alla calma, impedendo che la situazione precipitasse. Sette ragazzini erano ricorsi ai soccorsi dei volontari sul posto mentre una 15enne ed un 18enne erano stati medicati in ospedale.

Nei mesi precedenti fatti simili sono stati registrati al Parma e a Verona. L'ultimo episodio della serie è avvenuto il 13 maggio 2018 al PalaNord di Bologna, che per fortuna non era pieno. Anche in quel caso qualcuno ha spruzzato lo spray urticante e gli addetti del locale hanno aperto tutte le porte per far evacuare gli spettatori quando il concerto di Sfera Ebbasta era ormai agli sgoccioli.

In passato il cantante aveva attribuito la responsabilità ai suoi "haters, nemici giurati che mi odiano e vanno ai miei concerti per provocare disturbo tra i fan".

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