FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Il social diventa un incubo, gli hackerano il profilo: “Il mio alias per una truffa”

Un 34enne di Fabriano (Ancona) ha denunciato in procura a Rimini gli ignoti che sono entrati nel suo account Facebook: rischia di pagare 300mila dollari

Un 34enne ha denunciato gli ignoti che si sono impossessati del suo profilo

Un 34enne ha denunciato gli ignoti che si sono impossessati del suo profilo

Fabriano (Ancona), 23 dicembre 2024 – Tutto è iniziato con una notifica sospetta, a maggio. Una richiesta di autoidentificazione per l’accesso al proprio profilo Facebook. Si è avviata così la trafila di tentativi falliti di hackeraggio del profilo di un 34enne, originario di Fabriano, culminati quando ignoti pirati della Rete sono riusciti a forzare l’accesso all’alias della vittima ed entrare in possesso dell’account. Un incubo per il 34enne andato avanti per quasi un mese da dopo che, il 10 maggio, non era più riuscito ad accedere all’account.

L’uomo aveva allora avviato un lungo iter per cercare di rientrare in possesso del proprio alias digitale, incontrando non poche difficoltà col fatto che gli hacker erano riusciti anche a dirottare gli invii dei codici segreti da parte di Meta ai propri dispositivi: impedendo il recupero delle credenziali.

Il calvario digitale è andato avanti, con tanto di piccoli prelievi disposti dagli ignoti pirati del Web attraverso l’account PayPal della vittima (collegato al profilo), fino alla fine del mese. Il 26 maggio, dopo numerosi inviti da parte di Facebook a revisionare il proprio profilo, il 34enne si è visto poi recapitare il codice di accesso che gli ha permesso di rientrare nell’account.

È stato in quel momento però che l’uomo ha scoperchiato il vaso di Pandora, rendendosi conto del rischio di incappare in azioni legali da parte della stessa Meta per aver presuntamente violato la policy del social commercializzando senza autorizzazione prodotti contraffatti o diffondendo informazioni false circa la vendita di scarpe. Attività queste compiute però dagli hacker, nascosti dietro l’utilizzo indebito dell’account del 34enne, il quale oltre ad accuse di violazione di copyright si è visto anche ’accusato’ di non aver saldato un pagamento di oltre 300mila dollari da dover versare all’applicazione per le inserzioni pubblicitarie di Facebook. Ecco perché il 34enne ha depositato una denuncia-querela contro ignoti alla procura di Rimini, che è ora incaricata di rintracciare le persone accusate di truffa, sostituzione di persona, violazione di domicilio, interferenze illecite.