REDAZIONE ANCONA

Tenta di strangolare la moglie e due operatori

Un anziano malato di Alzheimer reagisce violentemente in un centro diurno, strangolando prima la moglie e poi due operatori. Interviene la polizia che riporta la calma e fa accertamenti sulla sua condizione. Nessuna denuncia per l'aggressione.

Era stato accompagnato in struttura per fare un primo affiancamento quando ha reagito cercando di strangolare prima la moglie e poi due operatori intervenuti per aiutare la donna. Nessun atto volontario di voler uccidere ma a spingerlo è stata la malattia di cui soffre da tempo e per la quale sembra non esserci un punto di rientro, l’Alzheimer. Sono stati momenti di tensione quelli vissuti mercoledì mattina, a Villa Gusso, il centro diurno per i malati di Alzheimer che si trova in via Santa Margherita e fa capo all’Inrca. Attorno alle 11 sono arrivati in struttura una coppia di anziani, di 80 anni, moglie e marito. L’uomo doveva fare un primo accesso perché gli era stata diagnosticata una demenza senile e doveva essere lasciato con gli operatori sanitari specializzati per intraprendere un primo percorso di cure. Qualcosa però è scattato nella sua mente, fino a prima pacifica, e ha innescato un violento litigio con la moglie. L’anziano avrebbe creduto che la donna lo stava abbandonando lì e ha reagito bruscamente. Prima ha iniziato ad urlare, dimenandosi, poi ha afferrato l’anziana per il collo stringendo forte. Le urla della donna hanno spaventato i presenti in struttura e sono accorsi diversi operatori per riuscire a controllare la situazione. L’80enne si è scagliato anche contro una operatrice, intervenuta per staccarlo dalla moglie. Anche lei è stata presa per il collo ma è stata poi pronta a dimenarsi e a staccare la presa perché era pratica di tecniche di autodifesa. Nel frattempo è stato chiamato il 112 perché la situazione non era più contenibile. L’anziano ha aggredito un secondo operatore, fuori dalla struttura, anche questo preso per il collo, a mani nude. L’intervento di una pattuglia delle volanti ha permesso di riportare la calma e la sicurezza a Villa Gusso. Sono stati ascoltati gli operatori aggrediti ed è stato chiarito che si trattava di un malato che reagiva inconsapevolmente a certi cambiamenti di vita. Gli agenti hanno informato gli operatori rimasti feriti che potevano sporgere denuncia se lo ritenevano ma è stato preferito non infierire sulle condizioni del paziente che poi è stato riportato a casa. Rientrato nel suo ambiente domestico si è calmato. Lo hanno accertato sempre i poliziotti che, dopo l’intervento in via Santa Margherita, sono andati a casa della coppia anziana per sincerarsi che la donna non corresse pericoli. Sul marito comunque verranno fatti ulteriori accertamenti.

Marina Verdenelli