PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Tumore al cervello operato da sveglio ad Ancona con visore ipnotico anti ansia

A Torrette per la prima volta in Italia un intervento chirurgico di questo tipo: lo speciale ‘casco’ tra immagini e sottofondi musicali riduce anche l’uso di farmaci

Operazione al cervello con ipnosi virtuale: operazione record ad Ancona

Operazione al cervello con ipnosi virtuale: operazione record ad Ancona

Ancona, 15 aprile 2023 – Tumore cerebrale asportato da paziente sveglio attraverso l’uso di un dispositivo di realtà virtuale: l’ultima frontiera della neurochirurgia è stata raggiunta all’ospedale di Torrette: è la prima volta in Italia.

L’intervento è andato in scena ieri mattina all’interno del blocco operatorio e ha visto come protagonista un giovane del territorio. L’intervento viene eseguito con l’utilizzo di un visore che induce ipnosi nel paziente che lo indossa, attraverso immagini di realtà virtuale, e sottofondo musicale, per ridurne l’ansia pre e intra-operatoria. Al vertice dell’équipe il dottor Roberto Trignani, primario della divisione di neurochirurgia, che ha operato dentro un team multidisciplinare, aspetto decisivo per la buona riuscita dell’operazione.

Questa procedura, in uso da diversi anni presso la divisione di neurochirurgia di Torrette consente di ottimizzare la resezione dei tumori cerebrali in aree funzionali del cervello con preservazione delle funzioni sottostanti. Il paziente è sveglio durante la procedura di asportazione del tumore e fornisce con l’ausilio della neuropsicologa informazioni cliniche preziose all’équipe chirurgica e anestesiologica per guidare in sicurezza l’atto terapeutico.

Fino ad oggi, nell’azienda ospedaliera universitaria delle Marche sono stati operati in awake circa 180 pazienti con tumori cerebrali localizzati in aree denominate ‘eloquenti’. L’intervento programmato in awake ha presentato due peculiarità. La procedura chirurgica si realizza in due tempi all’interno della stessa seduta operatoria per la complessità topografica del tumore: un primo tempo in awake per rimuovere la parte del tumore in area funzionale temporale, quella che governa il linguaggio, e un secondo tempo in anestesia generale per rimuovere la componente attigua più profonda del tumore. È stata, inoltre, utilizzata una nuova tecnologia digitale che attraverso la realtà virtuale durante la fase preoperatoria e durante la fase in awake permette di ottimizzare la gestione dell’ansia, migliorare il comfort del paziente e ridurre l’apporto farmacologico.

I dispositivi di realtà virtuale (VR), peraltro in alcuni Paesi inseriti nell’elenco dei dispositivi medici, sostituiscono l’ambiente reale con uno simulato. Studi clinici hanno dimostrato che questa tecnologia può rappresentare per il paziente un’esperienza immersiva e distraente in grado di indurre uno stato di rilassamento e spostamento dell’attenzione dalle fonti di stress emotivo. L’intera procedura è stata realizzata in un ambiente multidisciplinare, ossia ha coinvolto più figure professionali: neuro anestesiologico grazie al dottor Edoardo Barboni, neurochirurgico con l’intervento portato avanti dai dottori Stefano Vecchioni e appunto Roberto Trignani, e infine neuropsicologico con la dottoressa Silvia Bonifazi.