MARINA VERDENELLI
Cronaca

Un fagiano in gabbia porta un pensionato a processo

Il 74enne vede l’uccello chiuso nel recinto certificato. Per gli agenti lo cattura. Lui invece si difende: "Era sofferente, l’ho liberato"

Un fagiano in gabbia porta un pensionato a processo

Ancona, 21 dicembre 2023 – Nel bosco vicino casa sua erano state messe delle gabbie certificate, con tanto di numero identificativo e nome, che servivano a catturare fagiani da liberare poi in altri territori per il ripopolamento della specie. Una pratica molto diffusa in campagna. Passeggiando tra gli alberi però un residente ne aveva scovata una, proprio mentre aveva catturato il famoso uccello tanto ricercato dai cacciatori. L’uomo si era avvicinato, aveva aperto la gabbia e lo aveva afferrato con le sue mani.

Per la polizia provinciale, che lo denunciò per aver violato la legge per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio, l’avrebbe rubato per tenerselo. Stando a lui invece lo aveva solo liberato perché visto in sofferenza. L’esemplare si lamentava sbattendo le ali, rinchiuso nella trappola stretta. A stabilire la verità sarà il processo che è in corso al tribunale di Ancona.

Il paladino dei fagiani è imputato. E’ un 74enne del posto, oggi pensionato. La gabbia era posizionata in località Gavigliano, a Belvedere Ostrense. La polizia provinciale era risalita a lui perché il contenitore metallico era dotato anche di foto trappola, filmava il passare del tempo fino alla cattura dell’uccello. Nelle immagini è stato ripreso il 74enne e, visto che era del luogo, era stato riconosciuto dagli agenti che lo avevano denunciando ipotizzando che il fagiano se lo fosse anche tenuto e forse mangiato. In tribunale ieri è stato sentito, davanti al giudice Pietro Merletti, un teste dell’accusa che ha spiegato che gabbie come quella erano posizionate in vari parti del territorio, tutte certificate dall’Ambito Territoriale di Caccia An2, facilmente distinguibili perché munite di scritte e numeri. Ogni gabbia era in un punto preciso e quella dove è stato poi liberato il fagiano sarebbe stata anche spostata.

All’imputato, difeso dall’avvocato Bruno Brunetti, è stato contestato di aver esercitato l’attività di cattura del fagiano, in un’area ricadente all’interno della zona di ripopolamento e cattura utilizzando trappole senza essere autorizzato. Il fatto risale al febbraio del 2019. Avviate le indagini la polizia provinciale è arrivata al pensionato dopo un paio di mesi. "lo volevo solo liberarlo" avrebbe sostenuto davanti agli agenti che però non gli hanno creduto e hanno formalizzato la denuncia. L’imputato verrà sentito nell’udienza che si terrà il 28 febbraio 2024.