RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Unico corso in Italia. Videogame e realtà virtuale, ecco i primi quattro laureati

La Politecnica delle Marche l’ha istituito nel 2022/2023: dalla sua nascita ha avuto in media 110 immatricolati all’anno per un totale di 300 iscritti

I laureati. Filippo Barboni, Valentina Marinelli, Sofia Principi e Giovanni Russo

I laureati. Filippo Barboni, Valentina Marinelli, Sofia Principi e Giovanni Russo

Ancona, 19 lulgio 2025 – Lo studio può essere un divertimento? Verrebbe da porsi questa domanda nel sapere che sono stati appena proclamati i primi laureati del corso di laurea in Ingegneria dell’Informazione per videogame e realtà virtuale alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Sono Filippo Barboni, Valentina Marinelli, Sofia Principi e Giovanni Russo.

Il corso, unico in Italia, è stato istituito nel 2022 e da allora ha avuto in media 110 immatricolati all’anno per un totale di 300 iscritti. L’obiettivo è quello di formare laureate e laureati pronti a inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro, come figure professionali fra le più richieste dal mercato a livello mondiale, nel settore dell’ingegneria dell’informazione, con riferimento al mondo dei videogame e dei sistemi di realtà virtuale, aumentata e più in generale estesa. La formazione ha visto alternarsi attività di laboratorio altamente professionalizzanti e incontri diretti con le principali realtà del settore per lo svolgimento di tirocini. Tale formazione risponde quindi alle esigenze del settore dei videogame e dei sistemi di realtà aumentata, virtuale ed estesa che oggi più che mai risultano centrali e strategiche per lo sviluppo di applicazioni progettate intorno agli utenti.

Intanto il Censis regala un’altra soddisfazione alla Politecnica delle Marche che, con 92,2 punti, sale di due posizioni nella classifica relativa agli atenei statali che hanno fino a 20mila iscritti, collocandosi al secondo posto. Quella del Censis è un’articolata analisi che valuta strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. Complessivamente si tratta di 70 graduatorie, a partire da una batteria di 962 variabili considerate, che possono aiutare i giovani e loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione.

Per il rettore Gian Luca Gregori il risultato "rappresenta un riconoscimento importante per l’impegno costante che dedichiamo alla qualità della didattica, dei servizi e delle opportunità offerte a studenti e studentesse. E’ il frutto di un lavoro condiviso che coinvolge l’intera comunità accademica e testimonia la solidità e la coerenza del nostro progetto formativo, basato su scelte strategiche e attenzione alle persone e alla loro crescita personale e professionale".