SARA FERRERI
Cronaca

Vertenze Beko e Fedrigoni: oggi il vertice con l’assessore Aguzzi

A Palazzo del Podestà attesi anche i sindaci preoccupati per il futuro delle Cartiere alla luce della vendita della F3.

A Palazzo del Podestà attesi anche i sindaci preoccupati per il futuro delle Cartiere alla luce della vendita della F3.

A Palazzo del Podestà attesi anche i sindaci preoccupati per il futuro delle Cartiere alla luce della vendita della F3.

Nuovo Tavolo del lavoro stamattina (ore 10.30): al centro del dibattitto, cui prenderà parte pure l’assessore regionale Stefano Aguzzi le vertenze Beko e Fedrigoni. Il tavolo si svolgerò alla sala conferenze di palazzo del Podestà (in Largo Bartolo da Sassoferrato) dove non mancheranno sindacati e lavoratori. Nel frattempo si studiano nuove mosse anche con il coinvolgimento della politica romana. Il fabrianese Sergio Romagnoli (M5s) ha chiesto di coinvolgere il senatore ed ex ministro Patuanelli, nel farsi promotore di un’iniziativa parlamentare urgente. Chiesto anche il coinvolgimento diretto della Commissione Lavoro del Senato, affinché venga convocata una audizione straordinaria sulla vertenza Fedrigoni, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, azienda e istituzioni locali. Tra i sindacati c’è preoccupazione per la vertenza che riguarda le storiche Cartiere di Fabriano. In particolare ci sarebbero soggetti interessati all’acquisto della linea produttiva F3, quella della società Giano chiusa a dicembre con lo stop alla produzione di carta per fotocopie. "I fatti denunciati dalle organizzazioni sindacali in merito al comportamento di Fedrigoni, che lascerebbero dedurre un grave inadempimento degli accordi sottoscritti in sede ministeriale e regionale, destano grande preoccupazione – ha commentato la sindaca Ghergo -. E’ necessario che l’assessore Aguzzi si renda garante di quanto pattuito tra le parti. Da Fabriano non permetteremo che la produzione della carta a Fabriano, la dignità dei lavoratori di Fedrigoni e la tutela del lavoro sul territorio dell’area Marche non siano tutelati e rispettati".