
Un momento della partita al Bianchelli
Al "Bianchelli" finisce a reti bianche tra Vigor e Urbania. Uno 0-0 che lascia degli spunti interessanti a entrambi gli allenatori. Vigor combattiva, non da meno l’Urbania che se la gioca alla pari per tutti i 90 minuti. Magi sceglie Novelli in porta, difesa a 4 con De Marco, Urso, Magi Galluzzi e Beu, linea a tre di centrocampo composta da Milli, Pandolfi e Gambini mentre il tridente prevede De Feo, Pesaresi e Balleello. In panchina Braconi a causa di una fastidiosa febbre, assente Alonzi per un colpo al polpaccio in allenamento.
Il match: il primo squillo è di De Marco che crossa in mezzo, ma Pesaresi manca l’appuntamento con il pallone. Poi è il turno di Milli che sfrutta un pallone prolungato da Pandolfi sul versante di destra per calciare a botta sicura, reattivo Casadei a deviare in angolo. La reazione durantina si materializza con una sgroppata di Sarli che termina con un bel diagonale, di poco fuori alla destra di Novelli. Sul finale di tempo ancora Urbania, stavolta con Vrioni che si presenta davanti alla porta, ma Novelli si supera e manda la sfera sopra il montante.
Nella ripresa la Vigor cambia marcia: tante occasioni per i ragazzi di Magi, insidiosi prima con De Feo poi con Balleello, ma il gol non arriva. Nella seconda frazione di gioco, gli allenatori attingono pesantemente dalle panchine: tra i rossoblu più intraprendenti visti nel secondo tempo spiccano Tonelli, Subissati e Parrinello. Le squadre tengono alto il ritmo anche nel finale di gara, qualche contatto duro, ma nessuna occasione particolarmente rilevante. Nel complesso tra i migliori della Vigor anche Gambini, Pandolfi ed il portiere Novelli, alla faccia dei dubbi e delle critiche. Spazio anche per Taina, ma il portiere scuola Parma non è praticamente mai intervenuto nella ripresa. La strada è ancora lunga, ma si è vista una squadra viva e con ottimi margini di crescita.
Infine il pubblico: la sfida tra Vigor e Urbania si è giocata di fronte a oltre 400 i tifosi sugli spalti del "Bianchelli". Non male per essere calcio d’agosto.
Nicolò Scocchera