SARA FERRERI
Cronaca

"Whirlpool, serve un confronto col governo"

I sindacati hanno incontrato il parlamentare Baldelli (FdI): "Non possiamo attendere ancora mesi per capire il futuro dei posti di lavoro"

"Whirlpool, serve un confronto col governo"

di Sara Ferreri

"Non possiamo attendere ancora mesi per capire se e come i posti di lavoro Whirlpool saranno garantiti. Si apra subito un tavolo di confronto con il governo. Ricordiamo che con il passaggio da Indesit si sono persi oltre mille posti di lavoro solo a Fabriano".

Così i sindacati ieri incontrando il parlamentare Antonio Baldelli (Fratelli d’Italia) che si è impegnato a farsi portavoce delle preoccupazioni e delle richieste con il governo. L’operazione di cessione della maggioranza delle quote relative alle attività europee Whirlpool alla multinazionale turca Arçelik, comporterà la nascita di una nuova società nel mercato Emea: la Beko Europe. Si attende però il via libera dell’antitrust anche europeo ed inglese i cui esiti potrebbero arrivare in autunno. Ma forte è la preoccupazione tra i lavoratori che già stanno affrontando diverse ore di cassa integrazione, tra il 40 e il 50 per cento a marzo. "Abbiamo chiesto all’onorevole – spiega Giampiero Santoni (Fim Cisl) – l’attenzione del governo alla vertenza Whirlpool che in questa fase ci preoccupa e anche alle altre sul territorio. Parliamo di uno stabilimento con 530 operai e 500 impiegati amministrativi. Abbiamo ricordato a Baldelli che con il passaggio da Indesit a Whirlpool si sono persi 1.200 dipendenti, sono usciti con gli incentivi certo ma sono comunque posti di lavoro perduti. Il via libera dell’antitrust non è scontato e richiederà comunque tempo, nel frattempo si dovrà affrontare a livelli istituzionali la questione. L’onorevole Baldelli pur non facendo promesse si è impegnato ad ascoltarci e a farsi portavoce con il governo affinchè almeno possa riferirci quanto è emerso nell’incontro che ha già avuto con le due proprietà".

"Nella vertenza Whirlpool – aggiunge Pierpaolo Pullini per la Fiom – siamo giunti al momento in cui servono azioni concrete. Ora alle parole devono seguire i fatti. È necessario l’intervento del governo, nelle massime figure istituzionali. E’ fondamentale il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nell’interlocuzione con i soggetti per capire come questo grande player dell’elettrodomestico che nascerà, possa avere l’Italia al centro delle strategie, garantendo così i livelli occupazionali dei siti produttivi e delle sedi impiegatizie. Sono indispensabili politiche industriali adeguate per mantenere in Italia tutti i settori strategici dell’industria, ed in particolare, partendo proprio dalla vertenza Whirlpool, cominciando proprio dell’elettrodomestico, settore in cui è in atto una riorganizzazione globale che deve essere accompagnata da adeguate politiche di sostegno, per non disperdere il patrimonio industriale del Paese".