Batteri pericolosi, divieto di balneazione

Subito dopo Ferragosto inibite ampie zone ai bagnanti per la presenza di Escherichia Coli.

Batteri pericolosi, divieto di balneazione

Il cartello del divieto di balneazione che riguarda diversi tratti di costa

A seguito della comunicazione giunta martedì dall’Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche), che ha rilevato una concentrazione non conforme ai limiti di legge di "Escherichia coli", molti tratti di mare sulla Riviera delle palme non sono momentaneamente balneabili. Il problema è presente lungo tutta fascia costiera adriatica dopo le recenti precipitazioni che hanno trasportato in mare sostanze che erano depositate nei corsi d’acqua. Per quanto riguarda la costa Picena i punti vietati sono diversi. A Grottammare il sindaco Alessandro Rocchi ha firmato subito un’ordinanza che vieta la balneazione nello specchio di mare del Lungomare sud, compreso tra la foce del torrente Tesino e il fosso delle Tavole. Il divieto riguarda poco più di un chilometro di costa, tratto concessioni 27-17, dove l’Arpam ha eseguito tre distinti prelievi. Ieri mattina i collaboratori del servizio Manutenzione e Ambiente hanno posizionato i cartelli di divieto lungo l’arenile interessato, mentre il servizio Turismo ha allertato il team responsabile del servizio di sorveglianza e salvataggio a mare per ampliare ulteriormente il raggio della comunicazione a tutti i frequentatori delle spiagge, sia libere che in concessione. La comunicazione del divieto era stata già inviata martedì pomeriggio a tutti i concessionari di spiaggia. A Cupra Marittima il sindaco Alessio Piersimoni ha divulgato il divieto temporaneo della balneazione per il tratto antistante il fosso Sant’Egidio, per una lunghezza di 50 metri a nord e 50 metri a sud della foce del corso d’acqua. A San Benedetto i punti di prelievo di acqua per i controlli trovati non a norma sono ben 6 e tutti i direzione dei fossati. Divieto di balneazione nel mare di fronte alla pineta dei funai, di fronte al fosso della Fornace, davanti al fosso Acquachiara, davanti al torrente Ragnola, davanti alla rotonda di Porto d’Ascoli e a 200 metri a sud del canale di bonifica della ex Surgela. Un fenomeno che può capitare in caso di precipitazioni come quelle dei giorni scorsi, ma in piana stagione estiva rappresenta un bel problema anche se, nonostante i cartelli, nonostante gli avvertimenti ai bagnini di salvataggio e ai titolari delle concessioni, ieri mattina buona parte dei bagnanti era regolarmente a fare il bagno incurante dei cartelli e degli avvertimenti del personale. Ora occhi puntati a questa mattina quando i tecnici dell’Arpam torneranno ad eseguire i prelievi di controllo. Se i parametri saranno rientrati, venerdì sarà chiesto ai sindaci di revocare l’ordinanza.

Marcello Iezzi