PEPPE ERCOLI
Cronaca

Chiesa devastata ad Ascoli, c’era stato un primo blitz. "Aggressione vile"

Due setti mane fa primo tentativo, l’altra notte poi l’entrata e i danni. Latini (Lega all’attacco): "Ferma condanna, è uno dei luoghi simbolo"

La chiesa devastata ad Ascoli, da ignoti vandali

La chiesa devastata ad Ascoli, da ignoti vandali

Ascoli, 23 maggio 2024 – E’ molto probabile che gli autori dell’assalto vandalico alla chiesa di Sant’Angelo Magno siano gli stessi che due settimane fa circa avevano già tentato l’impresa, ma erano stati messi in fuga dalla sirena d’allarme. Prima di scappare, però, hanno distrutto quel sistema di protezione, in verità molto semplice, ma che aveva comunque svolto la sua funzione. Sapevano quindi che la chiesa non era più protetta, tanto più il Comune di Ascoli, proprietario dell’immobile, non l’aveva nel frattempo sostituita. Tutto lascia pensare dunque non ad una mera bravata di teppisti, ma ad un vero e proprio assalto premeditato, una volta solo tentato e poi riuscito approfittando dell’assenza di protezioni al cancelletto di ferro che divide il tempio dai locali del resto del complesso che ospitava la sede del sestiere della Piazzarola.

Intanto il parroco di Sant’Angelo Magno, don Beniamino Ricciotti, ieri mattina si è recato in Questura per formalizzare la denuncia alla quale è allegata la relazione della polizia scientifica che ha effettuato i rilievi, fotografato lo stato dei luoghi e repertato pezzo per pezzo tutto quanto è stato trovato a terra. I poliziotti hanno lavorato per molte ore visto che i resti delle opere d’arte sacra erano sparsi praticamente ovunque. Confermato che nulla è stato rubato, ma che si è trattato di un raid vandalico con gravi danni a statue, crocifissi, candelabri, all’organo, ai paramenti sacri, con lo scoperchiamento di alcune tombe interne al tempio.

"È stata un’aggressione vile e inaudita a uno dei luoghi del cuore più significativi, punto di riferimento spirituale e culturale della città di Ascoli", è il commentato dell’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della commissione cultura della Camera dei Deputati, che ieri ha espresso "ferma condanna per questo atto", auspicando che "i responsabili vengano al più presto individuati". Solo pochi giorni fa – ha ricordato la parlamentare – dalla Conferenza Stato-Regioni, era arrivata l’approvazione del finanziamento di 2 milioni di euro per il recupero dell’edificio, gravemente colpito dal sisma del 2016. Latini ha rivelato di essere devota di San Michele Arcangelo sin da piccola. Proprio la statua del santo è stata gravemente danneggiata dal raid vandalico.

"Appena nominata assessore regionale, ho cercato di trovare i fondi per restaurare questo gioiello architettonico. L’auspicio è che adesso i lavori inizino il prima possibile. La Chiesa di Sant’Angelo Magno deve tornare al suo antico splendore" ha concluso Giorgia Latini.