Movida, ora la strada si complica

Per il regolamento ci sarà da aspettare il 2025. E’ quanto emerge dall’incontro di ieri per definire le coordinate .

Movida, ora la strada si complica

Movida, ora la strada si complica

Niente regolamento per la gestione della movida entro il 2024: per portare a compimento l’iniziativa dell’amministrazione servono ancora tanti pareri ed incontri, e pertanto il testo verrà approvato l’anno prossimo. È quanto emerge dall’incontro tenutosi ieri sera fra l’assessore al commercio Laura Camaioni, i consiglieri Elena Piunti, Annalisa Marchegiani e Pasqualino Piunti, nonché il dirigente Giuseppe Coccia. L’appuntamento era stato fissato per definire le coordinate entro le quali apportare modifiche alla bozza di regolamento presentata alcune settimane fa dalla stessa Camaioni e dai tecnici comunali in commissione. Da un incontro che doveva essere prettamente conoscitivo e preliminare è invece venuto fuori che, al momento, non ci sarebbero i presupposti per ratificare in tempi brevi il documento, inteso a sostituzione delle ordinanze stagionali. In particolare, erano stati invitati due quartieri a presentare delle proposte – vale a dire Marina Centro e Albula Centro, le zone maggiormente interessate dalla cosiddetta movida notturna – ma la minoranza ha contestato questo fatto, ritenendo importante sentire tutti i comitati, o quantomeno una delegazione o un rappresentante a nome delle 16 associazioni. Questo perché le future regole saranno valide per tutta la città, e non solo per il centro, per il quadrilatero o il ‘vecchio incasato’.

Un domani, infatti, la movida potrebbe spostarsi in altre latitudini della città. Oltre ai quartieri, peraltro, occorrerà trovare una quadra anche con le associazioni di categoria, che notoriamente cercano di salvaguardare le attività e i pubblici esercizi del territorio. Insomma, il percorso è quantomai accidentato e l’amministrazione, a metà maggio, ha in mano solo una bozza da cui far partire la discussione. Va detto che il canovaccio illustrato a fine aprile risulta piuttosto dettagliato sotto diversi aspetti. Ad esempio, vi è stato inserito il divieto di vendere bevande alcoliche per l’asporto dalle 21.30 alle 6 del giorno successivo: un punto che ha già suscitato diverse polemiche da parte dell’opposizione, che vorrebbe far scattare il divieto dalle 22.30 o dalle 23. A far discutere è anche la questione delle premialità previste per i locali virtuosi, cioè quelli che sottoscrivono patti con il comune per il controllo della movida e il mantenimento del decoro. La minoranza, in questo caso, ha chiesto di includere anche delle sanzioni per gli esercizi che, invece, non rispettano le regole. È facile presumere che il giro di vite del comune si concentrerà su chi vende alcol ai minorenni.

Giuseppe Di Marco