
Sfiorata una tragedia in mare alla foce del torrente Albula a San Benedetto. Il peschereccio "Mimma" della marineria di Catania, in attività nel mare Adriatico, che aveva annunciato di entrare nel porto di San Benedetto per scaricare il pescato, ha urtato il pennello di scogli sul lato sud della foce del torrente Albula. Il natante ha subito una falla adagiandosi sul fondale dove c’è poca acqua. Immediati i soccorsi del personale della capitaneria e dei vigili del fuoco. Tutti salvi i tre uomini di equipaggio. L’incidente è accaduto alle 2,20, ora in cui il comandante del peschereccio, lungo una quindicina di metri, ha dato l’allarme alla guardia costiera perché stava imbarcando acqua. Le cause dell’accaduto dovranno essere accertate dall’inchiesta che il comandante della capitaneria di porto capitano di fregata Marco Mancini, ha subito avviato. Tra le ipotesi il natante potrebbe aver urtato un tronco che ha aperto la falla sullo scafo di legno e il comandante si è avvicinato alla riva per non creare problemi in porto, ma non viene neppure escluso l’errore nell’imboccare il porto.
Il comandante del peschereccio, verso mezzanotte, aveva comunicato alla capitaneria di San Benedetto che nelle ore successiva sarebbe entrato nello scalo di San Benedetto per sbarcare il pescato, quindi tutto era sotto controllo. Appena è arrivata la comunicazione via radio alla centrale operativa, sono usciti in mare gli uomini con la motovedetta e una pattuglia di terra ha raggiunto il moletto per prestare eventuali soccorsi ai membri dell’equipaggio che si erano messi già in sicurezza.
Sul posto la capitaneria ed il personale dei vigili del fuoco hanno fatto arrivare ed attivate tre pompe barellabili per svuotare velocemente lo scafo, che nel frattempo si era inclinato su diu un fianco, e riportarlo in balleggiamento. Molta attenzione è stata prestata anche per evitare eventuali sversamenti di oli o carburante in mare ma, per fortuna, non ci sono stati rischi del genere. Le operazioni di recupero del peschereccio sono state accelerate, poiché le condizioni meteo, che per tutta la notte e la mattina di ieri, erano state ottimali, nel pomeriggio venivano date dalle previsioni in peggioramento. Era quindi necessario svolgere le operazioni in sicurezza, ma anche nel minor tempo possibile. L’imbarcazione, infatti, poco dopo le 14 era già all’interno dello scalo e tirato a secco nei cantieri.
Marcello Iezzi