Boom di prenotazioni ad Ascoli: "Hotel e case, la Riviera va già a ruba. Ma non c’è personale"

Il preside nte di Confesercenti: "I costi di sdraio e ombrelloni cresceranno del 10%, come l’inflazione. L’obiettivo è riportare gli stranieri nelle Marche: vanno implementati i collegamenti"

Il presidente della Confesercenti Marche Sandro Assenti (Foto Sgattoni)

Il presidente della Confesercenti Marche Sandro Assenti (Foto Sgattoni)

Ascoli, 23 marzo 2023 – Hotel e stabilimenti balneari si stanno preparando alla riapertura. Il prossimo weekend darà il via alla stagione e già ci si attende in riviera un boom di presenze per Pasqua. Lo anticipa il presidente della Confesercenti Marche Sandro Assenti: "Stanno arrivando tante prenotazioni per la stagione estiva ma anche e soprattutto per Pasqua. Negli hotel ma pure per le case estive, già tutte piene. Prenotazioni già arrivano agli stabilimenti balneari per ombrelloni, sdraio e lettini. In passato le persone li prenotavano a giugno, quest’anno stanno anticipando a marzo per paura di non trovare poi la disponibilità in estate".

Un anno di aumenti. Sdraio e ombrelloni quanto costeranno?

"Il tasso di inflazione si aggira attorno al 10% e quindi i costi avranno un aumento pari al 10%. Lamentele? No, nessuna".

Lo scorso anno molte attività hanno dovuto lavorare a mezzo servizio o addirittura rinunciare a parte delle clientela per mancanza di personale. Il problema si sta già ripresentando?

"C’è grande difficoltà soprattutto nel settore ricettivo-turistico a trovare manodopera. In media tra spiaggia, ristorazione e divertimento, uno stabilimento balneare dà lavoro anche a più di 15 persone. Non si trovano cuochi, camerieri professionisti, barman".

Sulle cause di questa situazione si discute da tempo…

"C’è la non voglia di lavorare troppe ore, la voglia di essere liberi nel fine settimana. La pandemia ha cambiato le persone, si vuole tornare a vivere e non vivere per lavorare. Non c’è un problema di stipendi".

Come si potrà risolvere la situazione?

"C’è un forte ritorno nel settore degli over 50, si sta attingendo a una fascia di età più matura dove ancora si trova personale piuttosto che tra i giovani. Poi, certo, occorrerà un grosso impegno da parte degli imprenditori a rimettersi in gioco".

Che estate sarà quella del 2023?

"Non possiamo fare un raffronto con le ultime stagioni che hanno subito l’effetto della pandemia e quindi delle chiusure verso l’estero. In questi hanno ho detto più volte che gli italiani hanno avuto modo di riscoprire l’Italia e questo vale anche per San Benedetto. Dobbiamo quindi fare un raffronto con il 2019, pre pandemia, e già prevediamo un segno più quanto a presenze. Siamo un po’ indietro, invece, sul turismo straniero che in percentuale ha una media più bassa rispetto a quella nazionale per le Marche".

Cosa fare per riportare gli stranieri nelle Marche e in riviera?

"Implementare i collegamenti aeroportuali. Poi noi abbiamo il grosso problema dell’A14, ‘un tappo nella zona di Pedaso’, che frena il turismo di prossimità. Poi dobbiamo coinvolgere tour operator, serve una digitalizzazione più aggressiva del marketing, destagionalizzare, programmare eventi a settembre o ad ottobre e in quei mesi incentivare il turista con sconti o rimborsi sul viaggio o non far pagare la tassa di soggiorno".