Rsa di Offida, morti sospette. Autopsia su un altro cadavere

Il pm Monti affida l’incarico sulla donna morta a febbraio

L'Rsa di Offida

L'Rsa di Offida

Offida (Ascoli), 5 aprile 2019 - Giornata chiave quella di oggi nell’inchiesta che la Procura di Ascoli sta portando avanti per far luce su una serie di morti avvenute alla Residenza sanitaria per anziani di Offida che hanno destato sospetti per le modalità con le quali sono avvenute.

Il pm Umberto Monti, titolare dell’inchiesta, firmerà l’ordine di esumazione della salma di Lucia Bartolomei, una donna di 94 anni deceduta lo scorso 10 febbraio alla Rsa offidana. L’autopsia sul cadavere, non prima della prossima settimana, sarà affidata ai medici legali Alessandrini, Canestrari e Brandimarti, al collega Cingolani e dal tossicologo Rino Froldi.

Per la morte della donna è accusato di omicidio volontario un infermiere di 56 anni in servizio all’epoca dei fatti nell’Rsa; dopo un primo periodo di malattia, l’uomo ora è in ferie e vi resterà fino a fine aprile. All’esito dell’inchiesta la direzione dell’Area vasta deciderà se e come impiegarlo in futuro. Attraverso i suoi legali, Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi, l’infermiere rivendica la sua estraneità alle accuse non solo in relazione alla morte della Bartolomei, ma anche per quella di Vincenzo Gabrielli, deceduto il 25 febbraio scorso, anche lui alla Rsa di Offida.

La difesa dell’infermiere indagato ha nominato come consulente il medico legale Danilo Del Medico, che ha già presenziato all’autopsia effettuata sul corpo di Gabrielli il primo marzo scorso. Nel sangue prelevato dai sanitari di medicina legale sul cadavere dell’anziana di Ripatransone sono state rilevate tracce di un quantitativo importante di Telafon, un farmaco che si utilizza nel trattamento dell’agitazione psicomotoria o del comportamento aggressivo ed altri disturbi psicotici.

La dose orale raccomandata negli anziani è di 10-30 gocce al giorno (20-60 mg/die), fino ad un massimo di 25 gocce 4 volte al giorno (200 mg/die). In caso di sovradosaggio si deve praticare il prima possibile la lavanda gastrica. L’autopsia dovrà stabilire la causa esatta del decesso della Bartolomei e, attraverso gli esami tossicologici, se sull’infausto evento ha influito e in che misura la somministrazione di questo farmaco, comunque previsto nella sua terapia.