Alluvione Bologna oggi, il viceministro Bignami in via Saffi. “L’esondazione? Vogliamo il responsabile”

L’incontro con i commercianti e i residenti della strada finita sott’acqua e ancora parzialmente chiusa. “Con il tram non si riaprirà mai”. La replica dell’assessore Orioli

Bologna, 4 maggio 2023 – Il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami abbraccia i residenti e i commercianti colpiti dall’esondazione del torrente Ravone in via Saffi. Dopo essere stato in Romagna, Bignami perlustra la zona bolognese già da mezzanotte, vedendo “una situazione surreale”.

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“Quello che è accaduto non può rimanere senza responsabili - tuona Bignami -. Stiamo conducendo un’indagine rigorosa, perché vogliamo sapere chi è responsabile di quanto accaduto”. “È inconcepibile pensare che un crollo di solai e di manti stradali in parti della città non abbia un responsabile”, prosegue il viceministro.

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Il fenomeno di esondazione e di disagio si è già registrato in passato. “Non è il primo cedimento che registriamo in questa strada - spiega Bignami-. È evidente che ci sia un problema”. Un problema strutturale, che va risolto in previsione dei lavori del tram. “Ho scritto ad Ansfisa per chiedere se nelle valutazioni di carico del passaggio del tram, è stato valutato adeguatamente il peso di carico dell’infrastruttura. Se è stato valutato adeguatamente, questo episodio non doveva accadere; se non lo è stato, quanto successo non può passare”.

Al momento non ci sono notizie sulla riapertura di via Saffi, nodo cruciale per la viabilità cittadina. “Se passa il Tram non riaprirà mai - tuona Bignami-. È evidente che il Governo ha una preoccupazione: il Ministero finanzia interamente l’opera, di cui circa un 30% dei soldi Pnrr per il finanziamento della Linea Rossa.Vogliamo spendere tutti i soldi del Pnrr, ma vogliamo spenderli bene. Non vogliamo andare a realizzare un’infrastruttura che impatta sul territorio con conseguenze che rischiano di essere drammatiche”.

E in merito ai ristori, “il Governo farà la sua parte”, rassicura il viceministro. “Sulla gestione - conclude Bignami-, voglio escludere che il sindaco abbia ritardato all’adozione di strumenti mitigatori. Sono convinto che il sindaco Lepore abbia fatto tutto al massimo delle sue capacità. Se poi il massimo rappresenta il minimo di cui c’era bisogno, questo sta ai cittadini dirlo”. Alla luce del disastro del Ravone, FdI porta in Comune delle interrogazioni. “Chiediamo cosa sia avvenuto materialmente per arrivare a questi danni e disagi, e chi sia il responsabile di quanto accaduto - afferma Stefano Cavedagna, consigliere comunale di FdI-. C’è stato un cedimento del terreno in via Saffi a inizio gennaio e a ottobre scorso, ed è capitato altre due volte negli ultimi tre anni. Serve una manutenzione. Con il Tram, c’è un rischio che bisogna verificare, e con un’altra interrogazione chiediamo se il sindaco abbia valutato la compatibilità del progetto del Tram Linea Rossa con i cedimenti dell’asfalto”.

L’assessore Orioli replica a Bignami

“Mi chiedo se il viceministro Bignami quando esprime osservazioni sul tram lo faccia come esponente del governo o come capo dell’opposizione cittadina. Perché mi pare che ognuna di queste esternazioni, inopportune, più che puntare alla realizzazione di un’opera Pnrr, strategica per la città, entro i tempi che lo stesso governo chiede, sembrano volte a contestarla, insinuando dubbi sul progetto e sulla sua realizzabilità. Dubbi che peraltro, il viceministro, potrebbe agevolmente chiarirsi guardando i progetti o chiedendo direttamente informazioni", è la replica dell’assessore Valentina Orioli.

“Il tram non comporta un maggior carico sulle strade rispetto al passaggio di altri mezzi pesanti, – continua – come gli attuali filobus o autobus. Questo perché pur essendo un mezzo più grande e più pesante ha un carico distribuito diversamente, che è meno impattante sulla tenuta della strada. Il progetto del tram  si è fatto carico di verificare in ogni metro della linea la piena compatibilità tra il passaggio del tram e la tenuta della strada”.

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