Caso Davide Ferrerio, ultime notizie: chi è il quinto uomo che è stato prosciolto

Alessandro Curto è l'uomo che aveva inviato il messaggio "ho una maglietta bianca" che ha causato lo scambio di persona: il giovane bolognese è stato poi picchiato da Nicolò Passalacqua. E’ in coma irreversibile dallo scorso 11 agosto

Bologna, 17 aprile 2023 -Bologna, 17 aprile 2023 – Prosciolto: non c’era dolo nel messaggio che Alessandro Curto, 31 anni, inviò all’amica di Nicolò Passalacqua depistando la spedizione punitiva e indirizzando le feroci ire del ventiduenne verso Davide Ferrerio, 21 anni.

Lo ha illustrato il pm Pasquale Festa in una lunga memoria depistata questa mattina all’udienza preliminare nei confronti del trentunenne di Petilia Policastro, accusato di concorso anomalo in tentato omicidio per l’aggressione brutale che l’11 agosto scorso ridusse in coma irreversibile il bolognese Davide.

La Procura aveva già chiesto l’archiviazione nei confronti del trentunenne, ma il giudice per le indagini preliminari l’aveva respinta disponendo l’imputazione coatta, in pieno accoglimento dell’opposizione presentata dai familiari di Davide e in particolare dalla mamma Giuseppina, assistita dall’avvocato Gabriele Bordoni. 

Curto, quella sera, inviò il famoso messaggio con la menzogna “Ho la camicia bianca”. Che lui non aveva, ma aveva invece il povero Davide, lì per caso. 

In particolare, la Procura  ha chiesto il non luogo a procedere per l’uomo sostenendo che nel suo comportamento non ci fosse quel dolo ravvisato, “ma non chiarito”, dal gip che aveva  chiesto l'imputazione coatta.

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E di conseguenza neppure il concorso anomalo in tentato omicidio.

La tesi della Procura è stata sposata anche dall'avvocato di parte civile che rappresenta il Comune di Crotone, Jacopo Abruzzo, dopo che era stata rigettata la sua richiesta di ampliare l'imputazione al reato di sostituzione di persona

Curto, infatti, aveva iniziato la relazione via social con la ragazzina all’epoca minorenne e interesse amoroso di Passalacqua utilizzando un falso profilo con il nome di un ex fidanzato della ragazza. Il difensore dell'imputato, l'avvocato Renzo Cavarretta, riprendendo le intercettazioni eseguite dalla Squadra mobile in questura tra Curto e alcune parenti della ragazza, ha sostenuto che il suo assistito “non aveva avuto  sentore di pericolo quella sera” e che non sapeva che la giovane fosse minorenne.

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