"Multati senza colpa fuori dall’ospedale"

Vincenzo e Giuseppina Gualzetti: "Il permesso disabili era caduto dal cruscotto. Non è giusto, non eravamo lì per divertimento"

Vincenzo e Giuseppina Gualzetti, i genitori di Chiara, la ragazzina di 15 anni uccisa a Monteveglio

Vincenzo e Giuseppina Gualzetti, i genitori di Chiara, la ragazzina di 15 anni uccisa a Monteveglio

Persiceto (Bologna), 19 aprile 2023 – Gli impicci vanno affrontati, anche quando il lutto getta un’ombra sulle incombenze di tutti i giorni. Lo dimostra la vicenda capitata a Vincenzo e Giuseppina Gualzetti, i genitori di Chiara, la ragazzina di 15 anni uccisa a coltellate dietro casa da un ragazzino poco più grande, a Monteveglio il 27 giugno 2021.

Giusi, la mamma, è gravemente malata. Per questo il 27 marzo scorso era in ospedale a San Giovanni in Persiceto, con il marito, per una visita. E ha parcheggiato la sua Range Rover nel posto disabili, esponendo l’apposito tagliando sul cruscotto. Il pass però, forse per lo spostamento d’aria causato dalla chiusura della portiera, è caduto su un sedile, scomparendo dalla visuale esterna. E quando la coppia è tornata ha trovato la multa. Che anticipava pure la decurtazione di quattro punti della patente, per la donna.

"Siamo usciti alle 12.20 dall’ospedale, la multa era di nove minuti prima – ricostruisce Vincenzo –. Abbiamo chiamato subito i vigili per spiegare l’inconveniente: il tagliando c’era, era solo caduto". Al telefono, sarebbe stato spiegato loro che il verbale era solo un "preavviso" e che, se tutto era davvero in regola, la multa sarebbe stata annullata. Per maggior sicurezza, i Gualzetti si sono anche recati di persona al commissariato della polizia locale, dove sarebbe stato detto loro di mandare una richiesta via mail. Detto fatto: l’invio è di un’ora dopo la multa.

"Poi, l’amara sorpresa: ci hanno risposto che l’accertamento non poteva essere annullato perché ’legittimamente eseguito’. Eppure noi abbiamo il tagliando, intestato a Giusi, come l’auto. Come è possibile che non si possa accertare? In più, eravamo in ospedale per motivi gravi, non certo fuori da un parco divertimenti...".

Chiarisce l’accaduto il comandante del commissariato di polizia locale di Persiceto, Luca Nasci: "Mi dispiace molto, umanamente, per l’accaduto. Fare le multe fuori dagli ospedali non è mai piacevole per noi, ma lo richiedono le stesse strutture, perché purtroppo tanti abusano o falsificano i pass. Purtroppo, per legge, non possiamo annullare verbali regolarmente redatti. Il problema è che non esiste un’anagrafe nazionale dei pass disabili, vediamo solo quelli dei residenti nel nostro comune. Noi comunque per primi abbiamo indicato alla signora le opzioni di ricorso: se vuole, può venire qui al Comando con i documenti e inoltreremo noi stessi la richiesta alla Prefettura".

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