Stadio Bologna, chi c'è nella società per il restyling del Dall'Ara

Si occuperà della riqualificazione e gestione dell’impianto. Ravenna potrebbe ospitare i match dei rossoblù durante i lavori: i dirigenti incontrano il sindaco De Pascale

Da sinistra, il patron rossoblù Joey Saputo insieme con l’ad Claudio Fenucci

Da sinistra, il patron rossoblù Joey Saputo insieme con l’ad Claudio Fenucci

Bologna, 12 febbraio 2020 - Tra le decisioni da prendere, all’interno della partita stadio, c’è pure quella dell’impianto che dovrà ospitare la squadra rossoblù una volta iniziati i lavori, che potrebbero partire nell’estate del 2021. Ma non è da escludere che possano slittare di un anno e cominciare a fine maggio-inizio giugno 2022. E non solo per problemi burocratici. A questo riguardo stamattina il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha incontrato in Municipio una delegazione del Bologna Football Club. All'incontro, al quale era presente l'amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci, ha partecipato anche l'assessore regionale Andrea Corsini. "Il BFC insieme con il Comune di Bologna sta portando avanti un progetto ambizioso sullo Stadio Dall’Ara che, con ogni probabilità, lo renderà inutilizzabile per diversi mesi", premette De Pascale. "Per tale motivo - aggiunge -, anche in virtù dei fortissimi rapporti di amicizia che legano le due città e le due tifoserie, Comune e Bologna FC, con il fondamentale supporto del Ravenna Football Club, hanno avviato un confronto tecnico per capire se Ravenna potrà dare ospitalità al Bologna per il periodo di inutilizzabilità del Dall’Ara".

Modena e Ferrara sono due ipotesi. Ravenna è la terza: Bologna e Ravenna sono gemellate e motivi di ordine pubblico stanno portando club, Regione, Comuni e Prefetture a riflettere e dialogare in tal senso. I contatti sono in corso, ma lo stadio Benelli ha bisogno di lavori: la capienza – attualmente intorno ai 12-13mila posti – dovrebbe essere aumentata almeno attorno ai 16mila posti. Anche questo sarà un tema che verrà affrontato a partire dai prossimi giorni, quando il Bologna presenterà la lettera di intenti. L’operazione Dall’Ara può cominciare.

Intanto, nella giornata di ieri, il Bologna ha completato le pratiche per la costituzione della società che si occuperà del restyling del Dall’Ara (foto): si chiama Bologna Stadio Spa, ha per oggetto sociale la riqualificazione e la gestione dello stadio e il consiglio d’amministrazione è composto da Joey Saputo – nei panni di presidente – Joey Marsili, uomo di fiducia del patron, che vestirà i panni del consigliere e dall’ad rossoblù Claudio Fenucci, che della società sarà il vicepresidente esecutivo. Costituita la società per azioni, il Bologna si appresta a presentarsi a Palazzo d’Accursio con la proposta, che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale. Saputo è atteso per il week end, la lettera di intenti sarà consegnata nei primi giorni della prossima settimana, entro mercoledì, di persona, nelle mani del sindaco Virginio Merola, nel corso di un incontro che sarà fissato nelle prossime ore, dopo il ritorno del magnate canadese in città.

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È possibile che ciò accada senza che sia ancora definito il partner industriale: il fatto che a presentare la lettera di intenti sia una società costituita ad hoc, non lo rende obbligatorio. La definizione del partner è comunque ai dettagli, sono in corsa Salini Impregilo – che nel 2018 ha fatturato circa 6 miliardi di euro – e un altro gruppo sul quale è stato mantenuto il riserbo. I preventivi presentati hanno fatto lievitare i costi. Dai 65-70 inizialmente stimati, quando ancora il Bologna pensava di realizzare l’operazione inserendo le aree compensative dei Prati di Caprara e dell’ex Cierrebi, ai circa 90 attuali: 60 saranno coperti da Saputo, 30 dal Comune, partner del club rossoblù. È comunque probabile che gli accordi con il partner industriale vengano messi nero su bianco con il ritorno di Saputo a Bologna, al più nei giorni successi a un viaggio dal sapore istituzionale.

La squadra di Mihajlovic è a un solo punto dall’Europa League e qualora dovesse riuscire nell’impresa di bruciare le tappe (il ritorno in Europa è obiettivo dichiarato per la stagione 2021-2022) il club non intende giocare lontano da Bologna la competizione europea, dalla quale manca da circa 20 anni. La questione dell’inizio dei lavori resta aperta. E lo è pure quella dello stadio destinato a ospitare il Bologna. Perché per un anno, i rossoblù dovranno giocare lontano dal Dall’Ara, salvo poi rientrarci a lavori in corso per i successivi due, dal momento che i lavori dovrebbero durare circa 3 anni.

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