Bologna: tram, Passante e i cantieri del 2023

La città è pronta a trasformarsi: in 12 mesi anche l’ex Veneta e la zona 30. Il rebus dei lavori in parallelo

Passante, tram e People Mover: alcuni dei temi più caldi del 2023

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Bologna, 3 gennaio 2023 – “Una città è come un animale. Possiede un sistema nervoso, una testa, delle spalle e dei piedi. Ogni città differisce da tutte le altre: non ce ne sono due uguali". Come scriveva il grande John Steinbeck nel suo romanzo ‘La perla’ (1947), ogni città è unica. E ogni città probabilmente decide lei stessa quando spiccare il volo.

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Il 2023 sarà un anno da dentro o fuori, un po’ come nello sport, per Bologna. Perché? Dovrà essere l’anno dei grandi cantieri delle infrastrutture più importanti dopo la creazione della tangenziale. Se sia il tram (un ritorno, gradito non a tutti), sia il Passante dovessero partire con i lavori nel cronoprogramma previsto, allora Palazzo d’Accursio potrà dirsi più che soddisfatta del suo operato. Se invece ci saranno nuovi ritardi – ma finora è stato solo il Passante a rallentare a causa dei continui cambi di colore dei governi –, qualcosa andrà rivisto e rimodulato. Ma non sembra quest’ultima l’ipotesi più accreditata, anzi: il tram dovrebbe partire con le ruspe a marzo, mentre l’allargamento di tangenziale e autostrada punta al secondo semestre del 2023. E nel frattempo continua l’interlocuzione sulle due grandi opere tra Comune, Regione, Autostrade e ministero dei Trasporti rappresentato dal viceministro, bolognese, Galeazzo Bignami. Intanto i lavori per l’interramento della ferrovia ex Veneta sono partiti, mentre per la rivoluzione della zona a 30 chilometri orari in tutta la città bisognerà aspettare giugno. Un 2023 tutto da scoprire, perché una grande città non è mai uguale a un’altra. L’approfondimento è oggi al centro della puntata del nostro podcast ’Il Resto di Bologna’.

Passante

I ripetuti passaggi sotto le Torri dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, non sono stati casuali: l’asse tra Aspi e gli enti locali è più che saldo, specie sul Passante. Una scossetta alla routine l’ha data però l’avvicendamento al ministero (che da Mims, mobilità sostenibile, è tornato a essere Mit, infrastrutture e trasporti), con Matteo Salvini (Lega) titolare del dicastero che un po’ ’contromano’ rispetto alla sua base a Bologna ha già dato sostanzialmente l’ok anche al Passante, assieme alle altre grandi opere italiane da sbloccare definitivamente. Il viceministro Galeazzo Bignami (Fd’I) invece, dopo aver ribadito quali siano a suo parere le criticità dell’opera, sta trattando per alcuni miglioramenti che impattino sulla viabilità secondaria. I cantieri veri e propri arriveranno tra qualche mese, arriverà una robusta campagna di comunicazione da parte di Aspi (forse verrà replicato lo sportello al cittadino in Liber Paradisus) che lavorerà al fianco del Comune e della Regione.

Tram

A marzo dovrebbero invece partire, come detto, i cantieri della Linea Rossa del tram, la cui armonizzazione con quelli del Passante sarà fondamentale. A Borgo Panigale in Bolognina resistono le sacche di contrarietà, e l’iter procedurale ormai a dama (la cordata vincitrice dell’appalto integrato ha già consegnato il progetto esecutivo a Palazzo d’Accursio) rende difficile qualsiasi manovra anche da chi è stato storicamente contrario a quest’infrastruttura, come il viceministro Bignami. I cantieri, Firenze insegna, saranno complicati.

Zona 30 e People Mover

A giugno il Comune varerà la ’Zona 30’, tutti a trenta chilometri orari su tutta la città. Una sfida ambiziosa, che per forza di cose dovrà portarsi dietro una serie di controlli, gli indisciplinati non mancheranno. Previsti nuovi autovelox, uno dei quali potrebbe anche essere installato in via Azzurra, dolorosamente entrata nelle cronache cittadine. Si attende invece un primo anno senza problemi dal People Mover, che potrebbe varare a breve una quarta navetta.

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