FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Truffa a Bologna: anziana raggirata dal nipote, sparito un milione nel nulla

L’ottantenne aveva affidato i propri risparmi al figlio della sorella, sedicente consulente finanziario. L’Agenzia delle Entrate svela la truffa: svuotati i conti della donna, anche quello della sua onlus benefica

La zia ottantenne ha scoperto tutto dopo la chiamata dell’Agenzia delle Entrate

La zia ottantenne ha scoperto tutto dopo la chiamata dell’Agenzia delle Entrate

Bologna, 2 settembre 2023 – Si è fidata del nipote, figlio di sua sorella, sedicente esperto consulente finanziario. E lei, arzilla settantenne all’epoca dell’inizio dei fatti, non ha esitato ad affidargli la gestione del suo patrimonio, un milione e centotrentunomila euro. Non proprio spiccioli. Mai avrebbe immaginato di vedersi raggirata dal suo caro, e una bella fetta di quella somma svanire nel giro di poche ore.

Tutto inizia nel 2011 e per anni procede senza intoppi. Il nipote poco più che trentenne apre due conti virtuali alla zia, prima uno a Milano e poi, chiuso quello, un altro a Londra. Periodicamente le versa su un altro conto bolognese le somme che – così dice – ricava dagli investimenti fatti con il denaro che gestisce da parte sua, servizio che peraltro la zia gli paga debitamente.

Approfondisci:

Bologna, anziano coraggio sventa truffa da 2.500 euro

Bologna, anziano coraggio sventa truffa da 2.500 euro

Si arriva così al 2021. Quando l’anziana, ormai quasi ottantenne, riceve una telefonata dall’Agenzia delle Entrate, che segnala "movimenti anomali" sul suo conto. Nello specifico, 740.000 euro svaniti nel giro di un paio d’ore, prima versati sul conto online della banca di Milano (quello che, per quanto ne sapeva lei, era chiuso da anni) da quello di Londra e poi subito dopo girati al conto privato del nipote. Conto di Londra che si rivela poi del tutto svuotato. La signora prova allora a contattare il parente, ma scopre che si è improvvisamente trasferito all’estero. Telefona quindi alla banca, che ammette di avere eseguito il bonifico "su sua richiesta telefonica". La registrazione di quella chiamata prodotta dagli operatori, però, racconta un’altra storia: la voce giovane e squillante all’altro capo del filo certo non è quella dell’ottantenne, che vi riconosce invece quella della compagna del nipote, che non ha trent’anni. La quale durante la conversazione risponde in effetti correttamente alla domanda ’segreta’ posta dall’operatore (cioè il cognome da nubile della madre dell’anziana, informazione certo nota al nipote, dato che era sua nonna), ma incespica in altre, in parte ’tradendosi’, sebbene senza insospettire l’operatore. Non solo. Siccome servendosi dell’"aiuto" del nipote, l’anziana gli aveva chiesto di aprire un conto online pure per la onlus di cui era presidente, e vi aveva poi versato 200mila euro, dopo l’accaduto le sorge un atroce dubbio. Sospetto che diviene presto triste realtà: sul conto sono rimasti 23 euro e 11 centesimi. Il resto è sparito.

Alla fine l’anziana, difesa dall’avvocato Gabriele Bordoni, ha denunciato per truffa aggravata il nipote, e non esclude di rivalersi anche sulla compagna di lui e sulla banca milanese, che non avrebbe rispettato "gli obblighi rafforzati di verifica a fronte di un importo insolitamente elevato rispetto ai movimenti precedenti su quel conto".