
Alberto Annichiarico, capogruppo della lista civica ’Sant’agata attiva’
"La Sant’Agata dormiente". Così viene definito il paese da Alberto Annichiarico, capogruppo della lista civica di opposizione Sant’Agata attiva. Recentemente in consiglio comunale è stato varato il bilancio ma il gruppo di opposizione ha votato contro. "In 11 anni di mandato del sindaco Vicinelli – spiega Annichiarico – non è stata progettata, né tantomeno realizzata, nessuna opera strategica per il nostro Comune in tema di viabilità, servizi e assistenza: nessun progetto per alleggerire il traffico, nonostante lo sviluppo di grandi realtà industriali, in primis Automobili Lamborghini, e la colpevole assenza dai tavoli decisionali per dialogare con Regione e Città Metropolitana".
Il consiglio comunale di Sant’Agata ha approvato il bilancio consuntivo 2024 con un avanzo complessivo di 3.500.000 euro di cui libero 775.000 euro. "Il nostro gruppo Sant’Agata attiva – continua Annichiarico – ha espresso voto contrario per diverse ragioni. Innanzitutto chiariamo che con tutte queste risorse a disposizione, molte delle quali provenienti da Lamborghini (circa 7 milioni), qualunque amministrazione non avrebbe dovuto ricorrere all’accensione di nuovi mutui. Anzi avrebbe dovuto incidere maggiormente, invece si assiste a un’ordinaria amministrazione che sta determinando un declino sociale, economico e culturale del nostro Comune. Nessun intervento di manutenzione della rete idrica, in condizioni sempre più critiche. Non è stato realizzato nessun centro di aggregazione e di ritrovo per giovani e anziani, con la voce di bilancio riguardante le politiche giovanili ferma a zero da anni".
A parere del capogruppo civico il sindaco ha detto che non sono stati tagliati servizi pubblici ma dal 2025 viene meno il servizio centri estivi per ragazzi dai 6 ai 14 anni, organizzato in precedenza dal Comune. E ora solo garantito dalle associazioni private senza convenzionamento.
"Contestualmente – aggiunge Annichiarico – per le famiglie vi è un aumento delle tariffe del nido, così come sono state aumentate quelle per l’utilizzo degli impianti sportivi e delle sale comunali. L’ultimo atto, miope e irresponsabile di questa amministrazione è stata la decisione unilaterale di uscire dall’Unione di Terre d’Acqua. Ciò significa mettere a rischio servizi essenziali per il funzionamento della macchina comunale e alcuni servizi per i cittadini. San Giovanni sta già iniziando a pagarne i primi effetti e presto toccherà anche a noi cittadini di Sant’Agata sostenere i costi di questa scelta".
Pier Luigi Trombetta