“Stuprata a 20 anni per una notte intera”. Arrestato per violenza sessuale

La drammatica denuncia ai poliziotti della Polfer. “L’avevo conosciuto in un bar, poi il giro in bus sino al fatiscente casolare in zona Arcoveggio e la trappola”

La denuncia della ventenne: "Mi ha portato in quell'edificio poi l'orrore"

La denuncia della ventenne: "Mi ha portato in quell'edificio poi l'orrore"

Bologna, 31 gennaio 2024 – “Mi ha violentata tutta notte”. Questa la denuncia della ragazza marocchina di 20 anni che ieri, martedì 30 gennaio, ha chiesto aiuto alla polizia ferroviaria raccontando il dramma vissuto la notte precedente.

La giovane ha raccontato agli agenti di aver conosciuto, la sera prima, un 21enne tunisino all’interno di un bar situato nei pressi della stazione di Bologna e di aver trascorso la serata insieme.

Come è avvenuta la cattura

Dopo alcune ore l’uomo avrebbe invitato la ragazza a prendere un taxi e a seguirlo presso la propria abitazione. Qui, all’interno di un fatiscente stabile in stato d’abbandono in zona Arcoveggio, il giovane avrebbe chiesto alla ragazza di consumare un rapporto sessuale, ricevendo come risposta un secco rifiuto.

A questo punto l’uomo, con violenze e minacce, ha costretto la ragazza, sempre secondo il racconto di lei, a subire almeno tre rapporti sessuali completi contro la sua volontà. Dopo diverse ore di violenza l’uomo ha inoltre più volte minacciato la ragazza di farle del male qualora avesse lasciato il casolare.

Solo alle prime luci dell’alba, con uno stratagemma, la ragazza è riuscita a fuggire, è salita su un autobus di linea ed è scesa alla stazione di Bologna Centrale, dove ha deciso di raccontare quanto accaduto alla Polizia ferroviaria.

La vittima della violenza, nonostante fosse riuscita a fornire una descrizione accurata dell’uomo, compresi dettagli importanti quali i tatuaggi, non è stata però in grado di indicare dove si trovasse l’edificio all’interno del quale aveva subito le violenze.

Gli agenti in borghese della Polfer hanno così ripercorso tutto il tragitto effettuato dalla ragazza a bordo del bus, riuscendo infine a rintracciare il luogo descritto dalla giovane.

Dopo aver fatto irruzione all’interno del casolare abbandonato, gli agenti hanno visto un giovane, corrispondente in tutto alle descrizioni fornite dalla vittima, che ha cercato di scappare utilizzando una scala posta all’esterno di una finestra ma, arrivato a terra, ha trovato ad aspettarlo altri poliziotti appostati che, a fatica, sono finalmente riusciti a fermare e bloccare il fuggitivo.

All’interno dell’edificio è stata inoltre ritrovata, occultata sotto ad un materasso utilizzato dal tunisino, una pistola da soft-air priva di tappo rosso che è stata immediatamente sequestrata.

Il 21enne tunisino, già gravato da precedenti, è stato quindi accompagnato all’interno degli uffici della Polfer, dove è stato riconosciuto dalla vittima.

A carico del giovane gravava inoltre un ordine di custodia cautelare per aggravamento della misura violata degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per precedenti reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato e accompagnato in carcere.

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