Elezioni Comunali 2021 Bologna, candidato Pd: due settimane per decidere

Pasqua è il termine per cercare una convergenza su Lepore o Aitini. Altrimenti, ok alle primarie. Via agli incontri con i partiti della coalizione

Luigi Tosiani, 36 anni, segretario provinciale del Pd dal novembre del 2018

Luigi Tosiani, 36 anni, segretario provinciale del Pd dal novembre del 2018

Bologna, 22 marzo 2021 - Due settimane di passione. Poi, a Pasqua, il Pd scioglierà il nodo della candidatura a sindaco. Se nulla cambierà rispetto allo status quo – due i papabili in corsa: gli assessori Matteo Lepore e Alberto Aitini – il segretario Luigi Tosiani convocherà la Direzione, che sarà chiamata a votare il regolamento delle primarie.

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Come prevedono prassi e bon ton, la Federazione dem non si schiererà per l’uno o l’altro candidato. E a entrambi sarà chiesto di utilizzare, nella campagna elettorale per le primarie, toni e atteggiamenti moderati, per scongiurare eccessive fibrillazioni interne. Lo slogan sarà: fare le primarie per unire il Pd.

Il secondo scenario, ritenuto al momento fantascienza (ma in politica mai dire mai), è la convergenza su uno dei due nomi in campo. Soluzione cui da subito aveva lavorato, senza successo, il segretario Tosiani. Tutto fa pensare che, sottotraccia, le diplomazie cercheranno fino all’ultimo una soluzione unitaria. Se ciò avverrà, sarà senza strappi. Nessuno chiederà a Lepore o Aitini di ritirarsi. A meno che, da Roma, si cerchi di evitare lo scontro in un partito dove, fra correnti avversarie, si sguaina più la sciabola del fioretto.

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Proprio da Roma – dove da oggi il Pd ha in agenda il tema ‘elezioni amministrative’ – sul caso Bologna, cioè la spaccatura creata dalla durissima presa di posizione del sindaco Merola contro alcuni suoi assessori, è intervenuto il segretario dem Enrico Letta. "Bisogna imparare che ci sono delle regole, che le scelte si fanno votando. Senza che ogni volta ci sia una guerra tribale", ha dichiarato Letta a Il Tirreno .

Parole di non facile interpretazione. Anche se, va detto, tre giorni fa Stefano Vaccari, responsabile organizzativo nazionale del Pd, sul Carlino invitava i dem bolognesi a "tentare ancora di trovare l’unità". Intanto, partono questa settimana gli incontri fra il Pd e le forze della possibile coalizione di centrosinistra. Si verificherà – con una prima bozza di programma sul tavolo – la disponibilità a fare parte dell’alleanza. E si cercherà anche di capire chi vorrà partecipare (e se con un candidato proprio) alle primarie.

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Il brogliaccio di lavoro sul programma – in attesa del Cantiere per Bologna, periodo di due mesi di ascolto della città – parte da temi come lavoro e sanità, sviluppo economico, dimensione europea e internazionale di Bologna, svolta ambientale, infrastrutture, legalità e solidarietà, diritti. Sarà chiesto un incontro anche a Bologna Civica, il movimento centrista di Giancarlo Tonelli e Gian Luca Galletti. Per il quale le porte del centrosinistra sembrano dunque ancora aperte.

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