Cesenatico (Cesena), 21 ottobre 2024 – Dopo l’alluvione di sabato, in riviera si va verso la normalità. Ieri a Cesenatico è stato riaperto il sottopasso di via Settembrini, che collega via Saffi con la Statale Adriatica e la frazione di Sala, dopo che domenica sera era stato riaperto il sottopasso di viale Trento.
La quasi totalità dei ristoranti ed i negozi allagati nella giornata di domenica erano agibili, grazie allo sforzo dei titolari, dei dipendenti, dei vicini, dei parenti e degli amici che si sono rimboccati le maniche.
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Nel frattempo sono salite a 250 le richieste di intervento ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile per gli allagamenti di cantine e scantinati di abitazioni e attività commerciali.
Hera ha attivato all’alba di ieri il servizio per la raccolta dei rifiuti nelle case e nelle aziende allagate. Già nella prima giornata sono stati effettuati buona parte dei ritiri ed il servizio rimarrà attivo sino a quando non saranno liberati i rifiuti che i cittadini e gli imprenditori colpiti dall’alluvione collocano all’esterno degli edifici.
C’è tanto sconforto e rabbia tra le famiglie e le aziende vittime dell’alluvione, ma i soccorsi ci sono stati e c’è la consapevolezza dell’eccezionalità dell’evento di sabato: sono caduti 20 centimetri di pioggia in un giorno, come mai era accaduto in precedenza, con le bombe d’acqua che hanno scaricato l’equivalente di acqua piovana solitamente registrato in oltre due mesi.
A finire sott’acqua non è stato soltanto il centro di Cesenatico, ma anche i quartieri a mare di Valverde, Villamarina, Ponente e Zadina. Anche a monte della ferrovia ci sono stati danni, come nelle abitazioni del quartiere Madonnina, nelle case e nelle attività economiche a ridosso della Statale Adriatica, in via Canale Bonificazione ed altre zone. Si registrano allagamenti anche a Gatteo a Mare e San Mauro Mare.
Il sindaco Matteo Gozzoli mantiene attivo il Centro operativo comunale, schierando sul territorio gli uomini della Protezione civile, la Polizia municipale, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, Croce Rossa, volontari di Radio Soccorso Cesenatico e le maestranze di Cesenatico Servizi. Qui sono gestiti tutti gli interventi nelle zone e negli edifici allagati.
Nella giornata di sabato sono state attivate sei squadre sul territorio; domenica il numero è arrivato a nove e alla fine della giornata sono stati in totale sette i team impiegati nelle situazioni più critiche. In aiuto sono arrivate decine di persone fra alpini del Veneto, volontari dalla Valcamonica, da Cesena, Forlimpopoli, Ferrara, Meldola, Bertinoro e altri luoghi della Regione.
Sono sei le persone evacuate in via precauzionale, di cui quattro si sono trasferite in case di parenti, una nella Casa protetta di via Magrini e una in un hotel.
Il sindaco Gozzoli interviene così: “Su Cesenatico si è abbattuta una quantità di acqua mai registrata prima in così poche ore e il sistema fognario non ha retto l’urto delle precipitazioni che erano state previste in maniera molto più tenue”. “Voglio ringraziare tutti i volontari e i tecnici che hanno lavorato da sabato senza sosta, senza dormire, senza mai fermarsi per provare ad aiutare tutti i cittadini che ne avevano bisogno – ha aggiunto il primo cittadino – A chi ha avuto danni e ha passato attimi di paura la nostra solidarietà più sentita e sincera”. “Ci auspichiamo che il Governo possa riconoscere lo stato di emergenza nel più breve tempo possibile – ha concluso Gozzoli – in modo da poter avviare in tempi veloci la ricognizione dei danni e avviare le richieste di rimborso”.