
Sopralluogo di Lattuca, Castorri e Ferrini nella zona da tempo al centro di allarmi e lamentele. Il primo cittadino sul parcheggio interrato: "Vanno fatte osservare le regole di accesso".
E’ mercoledì e sono le sette di sera. Ma a primavera inoltrata, col caldo e le vacanze che si avvicinano, alle sette di sera, il sole è ancora alto. E questo aiuta, di certo. Così come incidono le transenne del cantiere antistante la stazione ferroviaria che hanno tolto – provvisoriamente – uno degli storici punti di appoggio dei frequentatori male assortiti della zona. Ovviamente però non basta. Il sindaco Enzo Lattuca e gli assessori allo sport e ai lavori Pubblici Christian Castorri e alla sicurezza Luca Ferrini, hanno accettato l’invito del Resto del Carlino a effettuare un sopralluogo intorno agli spazi scolastici del Cubo, probabilmente il principale nervo scoperto in termini di sicurezza nel territorio cesenate e lo hanno fatto scandagliando con attenzione ogni criticità e confrontandosi con chi quelle latitudini le frequenta quotidianamente.
Il biglietto da visita sono le grida poco chiare e ancor meno rassicuranti di un uomo che cammina da solo, parlando con se stesso. Non pare pericoloso e in ogni caso davanti a un gruppo di uomini adulti preferisce non indugiare, proseguendo oltre. Resta da vedere che reazioni avrebbe avuto in un contesto diverso, magari davanti a un ragazzino. O a una donna. Serve partire riconoscendo l’attenzione dell’amministrazione comunale che, in concerto con quella provinciale che ha competenza sull’area, negli ultimi giorni, anche sulla scia delle tante richieste di intervento arrivate dalla pagine del nostro giornale, è salita di colpi. E’ lo stesso Lattuca, sindaco e presidente della Provincia a confermarlo, avviandosi verso i muri tempestati di graffiti. "Serve ragionare e agire – il suo commento – partendo prima di tutto dal contesto nel quale si trova il Cubo. Il Cubo è una scuola e le scuole devono garantire la sicurezza a chi le frequenta. Il primo punto sul quale lavoreremo sta in effetti proprio nel modo in cui ci si avvicina all’area. Dal versante che si affaccia sulla stazione ferroviaria, a delimitare la struttura c’è soltanto una bassa cancellata, peraltro col varco aperto e accessibile da tutti. Pare come un invito a entrare. E’ vero che lo spazio è comune anche con un edificio della Cils, ma si può trovare un modo per consentire di avvicinarsi soltanto a chi è autorizzato a farlo: alzare le cancellate potrebbe essere un’idea, non la sola, in ogni caso".
Perché poi c’è il tema, sul quale è intervenuto Ferrini , legato anche alla necessità di rendere agevole l’intervento delle forze dell’ordine che in caso di emergenza non possono essere rallentate da un rivolo di vialetti d’accesso. Dopo di che, eccoci al cuore del problema, il parcheggio interrato, che fin dalla sua realizzazione, è diventato un punto di ricovero per tutte le dubbie frequentazioni della zona, che in questo modo hanno sempre avuto libero accesso anche al cortile interno del Cubo, a esso collegato. " Dal 16 aprile – ha rimarcato Lattuca, andando personalmente a verificare la veridicità di quanto detto – per accedere alla rampa, serve un sistema di doppio controllo che abbina il numero targa degli abbonati a una verifica tramite telefono. Da qui ora non si passa più".
Lo stesso dovrebbe valere per le saracinesche che finalmente nelle ultime ore sono diventate a tutti gli effetti operative, grazie alla collaborazione del personale scolastico dei licei linguistico Alpi e classico Monti. "Se ci sono delle procedure da attuare, queste devono essere attuate. Non possiamo permetterci niente di diverso. Abbinando tutte le chiusure, l’area diventa finalmente inaccessibile, pur nel rispetto delle norme di sicurezza legate al parcheggio interrato". Vero, a patto che tutto funzioni come deve. Tema non scontato, dal momento che i frequentatori della zona in questi giorni stanno cercando metodi alternativi, forzando qualche porta di accesso.
"Dobbiamo tenere il punto - ha aggiunto Lattuca - rinforzando i varchi e vigilando costantemente per evitare intrusioni. Questo periodo è cruciale: serve rendere chiaro a tutti che l’area del Cubo non è più e non tornerà ad essere una terra di nessuno. Il Cubo è una scuola. A scuola non si bivacca".
Primo cittadino e assessori si sono poi spostati sul retro della struttura, incontrando i gestori delle attività commerciali della zona: "Vigiliamo e facciamo la nostra parte – hanno commentato gli esercenti – ma da soli non bastiamo. Coi lavori in corso sul fronte stazione, molti dubbi personaggi si sono trasferiti dalle nostre parti, dedicandosi a scambi nebulosi, oltre che a gesti sconsiderati, come quelli di chi l’altro giorno ha pensato di defecare in mezzo al giardino, del tutto incurante di chi c’era intorno. Non si tratta in ogni caso di sprovveduti, perché ci sono ‘pali’ che usano segnali convenzionati, fischiando e diffondendo l’allarme muovendosi in bici appena vedono avvicinarsi le forze dell’ordine".
La promessa dell’amministrazione è stata quella di rilanciare ulteriormente: "Torneremo nei prossimi giorni con un gruppo di tecnici per valutare come muoverci. Il seminterrato del Cubo verrà pulito e mantenuto tale, perché ora, anche senza i residui dei bivacchi, è comunque permeato da un insopportabile fetore. Quest’area è per gli studenti e deve restare per loro. Ci batteremo per garantirlo".