Cesena, 7 luglio 2020 - Don Orfeo Suzzi, dopo una telenovela di ricorsi e contro-ricorsi, è stato sospeso dall'esercizio del ministero sacerdotale. La decisione di monsignor Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina, è stata notificata in mattinata al superiore della 'Piccola Famiglia della Resurrezione', la comunità monastica di Valleripa fondata nel 1988 dallo stesso don Suzzi, quando ancora non era stato ordinato sacerdote.
Don Orfeo, che si fa chiamare Abbà Povero, era stato anche già commissariato (provvedimento contro il quale aveva fato ricorso) perché la Diocesi aveva rilevato diverse problematiche all’interno della famiglia monastica, sia per la gestione amministrativa che per la vita religiosa della Comunità. Particolare scalpore aveva poi destato la notizia di un lascito di diversi milioni di euro gestito direttamente da don Orfeo attraverso tre società finanziarie costituite a Londra. Ma don Orfeo era nel mirino anche per presunti comportamenti autoritari all'interno della comunità monastica.
A don Orfeo - riferisce il giornale diocesano - è fatto divieto di celebrare l'Eucaristia e amministrare i sacramenti, fino a un eventuale suo ritorno alla piena comunione ecclesiale. Nella comunicazione inviata a don Orfeo, monsignor Regattieri sottolinea che tale provvedimento canonico è "una pena medicinale". "Un gesto di riconciliazione da parte di don Orfeo gli consentirebbe di essere nuovamente accolto nella piena comunione con la Chiesa", riferisce la diocesi.