ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Rapinatori a Borello, il fattorino che consegna le paste ai bar: “Mi puntava il coltello alla schiena”

Il racconto del 62enne che mercoledì mattina è stato minacciato da due giovanissimi malviventi. Dopo non ha avvisato i carabinieri, ma ha dato l’allarme in città

Il bar di Borello poche ore dopo l’assalto dei due nordafricani

Il bar di Borello poche ore dopo l’assalto dei due nordafricani

Borello (Cesena), 26 gennaio 2025 – È ancora caccia ai rapinatori di Borello che hanno seminato il panico mercoledì mattina armati di coltelli e machete. Le indagini dei carabinieri continuano senza sosta, mentre emerge il racconto di una vittima. Si tratta dell’uomo che mercoledì mattina consegnava le paste ai bar di Borello. Uno dei tre rapinatori (sembra si tratti di tre giovani nordafricani sui 20 anni) sarebbe già stato identificato e indagato. Ma non si è potuto procedere al suo arresto perché non è stato colto mentre commetteva il fatto.

“Aveva occhi scurissimi di un nero intenso, la bocca coperta da un foulard e il cappuccio del giubbotto calato sul viso. Riuscivo a vedere solo la fronte del ragazzo e il suo sguardo fisso su di me. Mi ha puntato un coltello alla schiena, sentivo la lama a contatto con i miei vestiti”. Momenti di panico che ricorderà a lungo l’uomo di 62 anni che mercoledì mattina poco prima delle 6, dopo aver consegnato le paste per la colazione a un bar di Borello, è stato aggredito da due rapinatori armati di coltello. Erano giovanissimi – racconta il 62enne – avranno avuto al massimo 20 anni. Molto esili di corporatura, vestiti con giacconi neri e il cappuccio in testa. Saranno stati alti un metro e 70 o un metro e 75 al massimo”. I due malviventi sono usciti da una macchina nera, dove un terzo complice è rimasto al volante, e si sono avvicinati al fattorino che stava rientrando nella sua auto. “Io inizialmente li ho anche salutati – racconta – gli ho detto ’buongiorno’. Avevo appena lasciato un vassoio di paste all’esterno del bar Rock, che era ancora chiuso. ’Apri il bar’, mi ha intimato uno dei due, mentre l’altro mi puntava quel coltello alla schiena. La lama era lunga. Avevo paura. Ho detto che non avevo le chiavi del bar e loro si sono infilati nella mia auto e hanno iniziato a rovistare. Mi hanno preso una carta di credito delle Poste ricaricabile e un cellulare. Li ho pregati di non rubarmeli, gli ho detto che nella carta ricaricabile non c’era un centesimo e che il cellulare mi serviva per parlare con i miei figli. Loro mi hanno lasciato tutto: la carta di credito e il telefono. Hanno solo rubato un pacco di sigarette dall’auto, nient’altro”.

Il 62enne, nella concitazione del momento, non ha pensato di chiamare i carabinieri, ma è andato direttamente al bar Gallo per avvertire la barista che c’era una banda pericolosa di ragazzi armati. Poco dopo i giovani si sono presentati al bar Gallo. I rapinatori hanno fatto irruzione minacciando la barista e i pochi clienti e agitando il machete in aria. Si sono fatti aprire il registratore di cassa e hanno preso 300 euro in contanti. Hanno portato via anche una stecca di sigarette. Poi sono fuggiti su un’auto nera.