LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Scuola, proteste per il freddo alla elementare don Milani: “Con il giaccone in aula”

Consigliere di FdI accusa. “Teleriscaldamento guasto”. L’assessora: “Sonda coperta, rimosso il calendario”

Scuola, proteste per il freddo alla elementare don Milani: “Con il giaccone in aula”

Cesena, 6 dicembre 2023 – Se è vero che di sensazioni ognuno ha le sue, il caso della scuola elementare don Milani in zona Ippodromo, a riguardo è decisamente emblematico. All’interno delle aule è talmente freddo che alunni e insegnanti sono costretti a indossare sciarpe e cappotti come sostiene un consigliere di quartiere, o tutto è invece nella norma, come asserisce il Comune?

Freddo nelle aule della scuola? FdI attacca
Freddo nelle aule della scuola? FdI attacca

La singolare questione è stata sollevata da Gabriele Fabbri, esponente di Fratelli d’Italia e appunto consigliere di quartiere all’Oltresavio. "A scuola con giubbotto, guanti e berretta. E non in strada, ma proprio dentro le aule: questa è la situazione attuale alla scuola elementare don Milani, dove evidentemente il freddo pungente è diventato parte del programma didattico". Fabbri nella sua nota ha scelto il sarcasmo per evidenziare un problema che chiede venga risolto in fretta. "Due radiatori su tre non sono attivi – continua il testo diffuso - : il corpo docenti e i bambini di alcune classi stanno quindi nelle loro aule coperti fino alla testa. Questo, da quanto abbiamo appurato, perché dalla dirigenza scolastica non è arrivata la comunicazione a Energie per la Città di riattivare i radiatori, alimentati dal teleriscaldamento. Una scelta di educazione spartana che lascia perplessi e sta causando problemi, prima di tutto ai bambini: oltre al freddo, lamentano dolori alla testa e ci sono stati diversi episodi di sindromi da raffreddamento e influenzali. Come si può far lezione in queste condizioni? Difficile concentrarsi, difficile studiare. L’austerity e quindi il contingentamento del gas e dell’elettricità, fan parte del passato: usando solo il buon senso e un minimo di organizzazione, i bimbi potrebbero svolgere le lezioni al caldo, in ambienti salubri".

Dai riscontri effettuati dal Comune emergerebbe però un quadro diverso: "Prendiamo in seria considerazione ogni segnalazione che riceviamo – ha commentato nel pomeriggio l’assessora all’ambiente Francesca Lucchi – tanto che abbiamo inviato tempestivamente i tecnici di Energie per la Città a verificare la situazione, con tanto di rilevatori della temperatura. Non sarebbero emerse particolari criticità e anzi c’è pure chi ha riferito di avere caldo…".

Dallo scorso anno, quando sono aumentati i costi legati all’energia, il Comune ha stabilito di abbassare la temperatura negli edifici pubblici di un grado rispetto alle soglie previste e che per le scuole elementari sono fissate nella fascia dei 20 gradi con un margine di variazione di più o meno due.

"Nella scuola Don Milani - riprende Lucchi - l’impianto di riscaldamento è programmato per partire con ampio anticipo (con le temperature esterne attuali il riferimento è alle tre del mattino). A seguito delle verifiche tecniche è però in effetti emerso che la sonda di temperatura ambiente installata nell’aula campione che comanda il telecontrollo era coperta da un calendario (ora rimosso): questo, in alcune condizioni, potrebbe influenzare negativamente il funzionamento di tutto l’impianto. Nel caso fossero necessari dei correttivi, interverremo".