CronacaCoronavirus, il bollettino covid di oggi 5 agosto. Focolai, contagi su in Emilia Romagna

Coronavirus, il bollettino covid di oggi 5 agosto. Focolai, contagi su in Emilia Romagna

Altri 47 positivi in regione, 34 asintomatici. Nessun decesso, i dati provincia per provincia. Tampone per le badanti che rientrano dall'estero

Coronavirus, bollettino covid di oggi 5 agosto in Emilia Romagna: 47 contagi (Ansa)

Coronavirus, bollettino covid di oggi 5 agosto in Emilia Romagna: 47 contagi (Ansa)

Bologna, 5 agosto 2020 - Cinque nuovi contagi da Covid in più di ieri, e nessun decesso in Emilia Romagna. Dice questo in estrema sintesi il bollettino sul Coronavirus di oggi, 5 agosto. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati registrati altri 47 positivi, di cui 34 asintomatici, scovati grazie al tracciamento dei contatti e lo screening regionale. Un dato che fa salire il totale dei casi a 29.897 dall'inizio dell'epidemia.

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Continua l’azione di prevenzione e controllo nei territori. Per quanto riguarda le province dove oggi si registrano più casi, a Piacenza, degli 8 nuovi (di cui 1 ricoverato e gli altri in isolamento domiciliare), 3 sono legati a focolai già individuati, 5 sporadici (di questi, due rilevati dallo screening). Nel Riminese, gli 8 nuovi casi riguardano tutti focolai già noti.

In provincia di Bologna, dei 7 nuovi casi, 4 sono sintomatici: uno importato dall’estero (Croazia), un altro dalle Marche, un altro ancora diagnosticato in Veneto - ma poi rientrato nel Bolognese dove risiede -; l’ultimo è un caso sporadico. Dei 3 asintomatici, invece, 2 fanno parte del focolaio “Interporto”, 1 di un focolaio familiare. Tutti e 7 sono in isolamento domiciliare.

I tamponi effettuati sono 8.523, per un totale di 694.508. A questi si aggiungono anche 1.157 test sierologici, per un totale di 202.497.

La mappa dei contagi

I nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi, sono così distribuiti a livello provinciale: 4.644 a Piacenza (+8), 3.786 a Parma (+4, di cui 1 sintomatico), 5.125 a Reggio Emilia (+5, di cui 3 sintomatici), 4.154 a Modena (+5, di cui 3 sintomatici), 5.323 a Bologna (+7, di cui 4 sintomatici); 433 a Imola (+1, sintomatico), 1.099 a Ferrara (+4, di cui 1 sintomatico); invariata la situazione a Ravenna (1.168) e a Forlì (995). 843 i casi di positività a Cesena (+5) e 2.327 a Rimini (+8). 

Aumentano le persone in isolamento a casa

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.532 (+34). Invariato rispetto a ieri il numero dei ricoveri in terapia intensiva (4); in calo (-6) i pazienti negli altri reparti Covid, che scendono a 73.

Le persone complessivamente guarite salgono dunque a 23.997 (+19 rispetto a ieri): 100 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.897 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Il Covid in Italia, impennata dei contagi

Impennata dei contagi in Italia. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono 384, oltre il doppio di quelli registrati ieri. Un numero che porta a 248.803 il totale dei contagiati dall'inizio della pandemia. Raddoppiato anche il numero dei nuovi decessi, 10 rispetto ai 5 registrati ieri. Lo riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

Le regioni con il maggiore numero di contagi sono la Lombardia (138), l'Emilia Romagna (47) e il Veneto (41). La regione Valle d'Aosta è l'unica a non aver fatto registrare nuovi contagi. Gli attualmente positivi sono 12.646, 218 in più rispetto a ieri. 764 invece i ricoverati con sintomi (+3 rispetto a ieri); di questi 41 (come ieri) si trovano in cura nelle terapie intensive. In crescita il numero di coloro che invece si trovano in isolamento domiciliare: 11.841, 161 in più di ieri. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 200.976, con un incremento di 110 unità. Il numero di tamponi processati è di 56.451.

La tabella con i dati delle regioni

Tampone per le badanti che rientrano dall'estero

Sono 61mila solo in Emilia Romagna, e svolgono un lavoro delicato e di grande impatto sociale, perché avviene direttamente a contatto con gli anziani. Per questo la Regione, in particolare l’assessore alla Salute, Raffaele Donini, ha deciso di affrontare con decisione il problema legato al contrasto al coronavirus per quanto riguarda le assistenti familiari, le badanti, che rientrano in Italia dall’estero.

Un passo necessario, spiegano dall’assessorato regionale alla Salute, dettato anche dalla consapevolezza che la percentuale dei positivi negli ultimi 30 giorni relativa ai rientri dall’estero è pari a circa l’11%, e che tra queste ci sono naturalmente anche le assistenti familiari.

Il piano messo a punto dalla Regione prevede che le assistenti familiari debbano dichiarare alle Aziende sanitarie di riferimento il loro ingresso in Italia. Fatta questa comunicazione, all’arrivo in Italia - sia negli aeroporti che nelle autostazioni - scatta il tampone naso-faringeo, che sarà praticato da personale sanitario. Se l’arrivo in Italia avverrà con modalità diverse da queste, sarà cura della stessa assistente familiare o della famiglia presso cui presta servizio, comunicare all’Ausl l’arrivo e le relative modalità.

Se il tampone risulta positivo, scatta l’isolamento nelle strutture alberghiere messe a disposizione dalle Aziende Sanitarie locali o il ricovero ospedaliero, sulla base delle condizioni cliniche della persona. Se il tampone sarà negativo, rimane l’obbligo di isolamento domiciliare per 14 giorni, ma con un rigoroso protocollo di sicurezza da verificare con controlli a campione.

Non solo. E’ previsto anche un secondo tampone di verifica, che sarà effettuato dopo 7-10 giorni dal primo, per avere conferma dell’esito.

Se il domicilio della persona accudita ha caratteristiche che garantiscano l’isolamento, l’assistente familiare può seguire questa strada. Naturalmente, rispettando tutte le regole legate al protocollo di sicurezza consegnato (distanziamento, mascherina, guanti, misurazione della temperatura, igiene della persona e sanificazione degli ambienti domestici ecc.) a cui saranno sottoposti tutti i componenti della famiglia presso cui alloggia. Se queste condizioni non ci sono, l’assistente familiare si dovrà trascorrere il periodo di isolamento in un albergo convenzionato.

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