Cacciatori di meteoriti: come una coppia di ‘Indiana Jones’ ha trovato 300 tesori

Giorgio Tomelleri e sua moglie Lina, di Verona, girano il mondo alla ricerca di asteroidi. I contatti con l’Esa, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti

Verona, 21 febbraio 2023 – Due coniugi appassionati di viaggi ed escursioni anche estreme, si sono trasformati in una coppia di cacciatori di meteoriti.

Giorgio Tomelleri e sua moglie Lina, originari di Verona, sullo stile delle avventure alla Indiana Jones, vanno nei deserti e nei luoghi più remoti dei nostri continenti, alla ricerca di asteroidi e frammenti di stelle. Per loro i grandi spazi disabitati dove la vita dell’uomo è quasi impossibile e i crateri formati dagli asteroidi che nella preistoria hanno colpito il pianeta Terra, sono un’attrazione unica, tanto da spingerli ad avventurarsi in ogni parte del globo.

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FOTO: i frammenti ritrovati sul balcone

Cacciare meteoriti, a cosa serve?

Ma cosa ci può dare il ritrovamento di un frammento di roccia proveniente da un altro pianeta? Tanto, veramente tanto, soprattutto per scoprire la nostra storia e quella del nostro pianeta, ma anche per sviluppare tecnologie e materiali da impiegare nei viaggi interstellari. Ad esempio in passato è stato scoperto che alcune popolazioni utilizzavano oggetti di metallo prima ancora che l’uomo potesse scoprire come estrarre e lavorare questi materiali.

Ebbene i ricercatori, proprio grazie ad alcuni ritrovamenti di meteoriti, sono arrivati alla conclusione che quelle popolazioni antiche utilizzavano del metallo presente in alcuni asteroidi e non del metallo terrestre, così come alcuni faraoni dell’antico Egitto avevano gioielli realizzati con pietre provenienti da altri pianeti, i cui frammenti erano giunti sulla Terra. “Dal 1997 ad oggi abbiamo rinvenuto oltre 300 pezzi – dice Giorgio - dei quali la maggior parte in Africa, ma ci sono giacimenti anche nello Yemen, nell’Oman e altri Stati; sono tutti di meteoriti che provengono da Marte, dalla Luna e dell’asteroide Vesta”.

Meteoriti in Italia: ecco dove

E continua: “Altri pezzi si trovano nell’Antardide, ma occorre una organizzazione ed un’attrezzatura molto costosa, lì ci va la Nasa con gli elicotteri, non basta la mia Jeep. In Italia? Ci sono notizie ufficiali di decine di meteoriti cadute nel nostro Paese, una è a Cavezzo in provincia di Modena, ce ne sono nei territori di Siena, in provincia di Brescia, in Sicilia e diversi altri luoghi; ma sicuramente ce ne sono molte di più e non sono state censite perchè i boschi ed i mari coprono molti territori”.

L’incontro con il Papa

L’abilità da Indiana Jones ha portato Giorgio e Lina sino al Santo Padre: “Nel 2015 abbiamo incontrato papa Francesco, il quale è originario dell’Argentina, dove ci sono molte meteoriti. E’ stata una esperienza unica, lui era in visita a Prato e io gli ho regalato 4 grammi di una meteorite di Marte, ci siamo commossi”.

Il contatto con l’Esa

Per Giorgio e Lina le soddisfazioni sono tante, perché attraverso le meteoriti risalenti anche a milioni di anni fa, gli studiosi sono in condizione di scoprire le origini dell’Universo e del Sistema Solare di cui noi facciamo parte. Inoltre l’esame di alcuni materiali e la loro evoluzione passa anche dai rilievi scientifici sugli asteroidi e le meteoriti, che consentono sempre nuove scoperte, le quali oggi e domani ci saranno utili anche nella conquista dello spazio.

Non a caso i due coniugi veronesi sono stati contattati dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea, per mostrare e raccontare le loro esperienze ed i segreti sul riconoscimento delle meteoriti, agli astronauti Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti, Alexander Gerst e Stephane Wilson della Nasa.

Come si cercano frammenti di stelle

Incontrare i cacciatori di meteoriti offre anche l’opportunità di sapere se noi neofiti possiamo iniziare ad andare alla ricerca dei frammenti delle stelle: “Le schegge generalmente sono nere e su una sabbia od un terreno chiaro – dice Giorgio - si possono scorgere anche da parecchi metri di distanza, ma occorre avere tanta pazienza, essere attenti e dedicare tempo alla ricerca. Siccome le meteoriti sono cadute anche in Italia, ai neofiti consiglio di iniziare dall’ambiente che li circonda, iniziando ad esempio a non buttare i sassi neri, perché potrebbero provenire da un altro pianeta, ma non devono illudersi".

Il viaggio in Marocco e il documentario

La coppia veronese al rientro da un viaggio in India, con la sua passione ha contagiato anche il regista bolognese Giuseppe Ferreri, che li ha scelti come protagonisti di un nuovo documentario a puntate, centrato sugli aspetti scientifici ed antropologici di queste affascinanti ricerche. Giorgio Tomelleri e la moglie Lina tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile voleranno in Marocco con la troupe e andranno nel deserto del Sahara alla ricerca di asteroidi e frammenti di stelle, nell’ambito del progetto “Sideris".

Sarà una spedizione eccezionale, dove la coppia di Cacciatori di meteoriti visiterà un cratere formato dall’impatto di un meteorite, in cui ci sono rocce fuse e trasformate nella collisione.

Giorgio e Lina dovranno guadare un fiume e saranno supportati dalla Securitaly di Cesenatico, che metterà a disposizione i metal detector e la strumentazione di ultima generazione, molto sensibile e utile per fare delle scoperte per le ricerche dei metalli in profondità.