Capodanno 2023, allarme feste abusive: ‘Boom sui social’

Il grido di dolore dei gestori delle discoteche: “Sicurezza, igiene e legalità a rischio”

Bologna, 27 dicembre 2022 – Feste in piazza, concerti, fuochi d’artificio, rogo del vecchione e incendio del castello: dopo due anni di tono minore, il capodanno 2023 torna in grande stile e le amministrazioni (tranne poche eccezioni come a Reggio Emilia) fanno a gara per stupire ed attirare turisti. Ma è anche l’anno del ritorno delle discoteche a pieno regime, eppure resta alta l’allerta per le feste abusive.

Sono proprio i  gestori di discoteche emiliane e romagnole a lanciare l'allarme contro la concorrenza sleale che rischia di danneggiarli. "Manca ormai pochissimo al capodanno, la serata clou per discoteche e locali da ballo, una serata di vitale importanza per fare quadrare i conti dell'anno grazie ad affluenze considerevoli in tutti i locali dell'Emilia Romagna. Ciò però diventa impossibile - sottolinea Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Confcommercio dell'Emilia Romagna - nel momento in cui gli allarmi e i gridi di dolore del comparto che giungono da ogni parte della nostra Regione, da Piacenza a Ferrara, a Modena a Rimini, vengono ignorati".

Il problema per i gestori dei locali "è uno solo: il proliferare di serate con ballo abusivo che si stanno preparando ad essere vissute tra l'indifferenza generale". "Avevamo fatto molto affidamento - afferma ancora Indino - sul decreto anti-rave party del ministro Piantedosi, che detta i principi affinché le manifestazioni possano essere effettuate in piena regola, con licenze e norme di settore, ma ancora non si sa se verrà convertito in legge". Intanto, "sembra che nessuno abbia voglia di verificare che tutte le condizioni di sicurezza, igiene e legalità siano rispettate in queste feste abusive che nascono come funghi. I social sono stracolmi di annunci che promuovono party e feste di capodanno: decine, anzi centinaia su tutto il territorio dell'Emilia Romagna".

Nel mirino, elenca l'associazione di categoria dei locali, di "cenoni con ballo in ristoranti disponibili, pub e locali serali con dj-set fino al mattino, ville, dimore storiche, capannoni industriali diventano location improvvisate per cene a cui si unisce il ballo offerto anche con possibilità di free drink senza limite o controllo. Una situazione non più tollerabile per chi fa questo di mestiere sottostando a tutte le normative del caso", sottolinea Indino. "Il mio invito, la mia supplica ormai, è che chi ha il compito di verificare la regolarità di queste serate intervenga e lo faccia immediatamente”.