Turismo Emilia Romagna, "Regole ferree e passaporto vaccinale per un'estate serena"

Il punto dell’assessore Corsini: "Arriveranno molti italiani, ma anche tedeschi e altri stranieri in auto. Tante telefonate per chiedere informazioni sull’apertura degli hotel, dovremo trasformarle in prenotazioni vere e proprie"

Turismo, nel riquadro l'assessore regionale Andrea Corsini

Turismo, nel riquadro l'assessore regionale Andrea Corsini

Bologna, 2 aprile 2021 -  E’ Pasqua. Non si guarda al meteo, tanto non ci si può spostare. Meglio osservare i grafici sul numero dei vaccini disponibili. "Oggi dobbiamo vincere la sfida del Covid, quindi vaccinare e vaccinare. Perché quando riapriremo le strutture turistiche sarà per sempre. Non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe accadere se dovessimo aprire tutto e richiudere dopo qualche settimana".

L’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, è alla vigilia della seconda Pasqua con la pandemia. L’aria è pesante per il settore. "Lo scorso anno c’era preoccupazione, ma venivamo da stagioni veramente positive per le nostre località. Adesso abbiamo alle spalle un anno difficilissimo e quindi ci sono preoccupazione e sfiducia".

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Il lancio della massiccia campagna promozionale a sostegno del turismo romagnolo in Germania, farà ritrovare un po’ di ottimismo? "In questo momento infondere fiducia agli operatori è probabilmente il lavoro più difficile. Però le nostre azioni promozionali servono a rassicurare i potenziali turisti che da noi si applicano rigorosi protocolli come la scorsa estate e che, quindi, si può fare turismo in serenità. Indirettamente trasmettiamo fiducia anche ai nostri imprenditori". Le risultano già prenotazioni? C’è interesse o ancora prevalgono i timori per il Covid? "Ora siamo nella fase delle telefonate per chiedere informazioni sull’apertura degli hotel, sui protocolli, come si potrà fare turismo. Dal 20 aprile la promozione dell’Apt dovrà contribuire a trasformare le telefonate in prenotazioni vere e proprie, perché trasmetteremo la certezza che da noi si fanno le cose seriamente. Credo che gli italiani saranno la stragrande maggioranza, ma anche i tedeschi e i turisti stranieri che possono raggiungere le nostre località in auto". Fa invidia leggere di aerei per le Canarie in viaggio pieni. "Una persona normale non riesce a spiegarsi perché un milanese non può venire in Riviera per Pasqua, ma può andare a Malpensa e volare alle Canarie. Per fortuna c’è stata una parziale correzione con quarantena e tamponi. C’è stata superficialità. Non chiediamo di bloccare i voli aerei, perché c’è chi viaggia per lavoro, ma qualche limitazione si poteva introdurre". La Riviera e le città d’arte ora possono contare su due aeroporti a supporto del turismo: Forlì e Rimini. Funzionerà la collaborazione tra gli scali? "Non credo che ci sarà collaborazione, entrambi gli scali hanno gestori privati che si affideranno alle regole del mercato. Ciò che conta, secondo me, è che non si facciano concorrenza contendendosi le stesse compagnie aree. Ho parlato con entrambe le proprietà e su questo aspetto sono d’accordo con noi". Ci sarà il passaporto vaccinale? "Mi auguro di sì. Da metà giugno dovremmo avere il documento che certifica che si è immuni, sia perché è stato fatto il tampone, oppure il vaccino, oppure perché si ha già contratto il virus. Ciò che conta è che sia europeo e che le regole siano uguali per tutti, così da poter essere utilizzato anche per partecipare agli eventi". Facciamo il punto sui ristori, sono prevedibili altri provvedimenti prima della stagione? "Sono in arrivo 3 milioni per le discoteche, che non hanno avuto ristori dall’inizio della pandemia. Stiamo ragionando sugli ambulanti che partecipano alle fiere e sugli spettacoli viaggianti. Abbiamo allo studio un provvedimento per gli alberghi. Un fondo a rotazione che consenta di avere la liquidità necessaria per la ripartenza. La Bei potrebbe accordarsi con 5 o 6 banche per fare l’operazione. La Regione metterebbe 10 milioni a garanzia di mutui ventennali a tasso zero".