Visite ai parenti in terapia intensiva Covid. Parte la Puglia

Una legge approvata dalla Puglia potrebbe fare da apripista per far sì che anche nelle altre regioni italiane i familiari possano assistere i propri cari nei reparti più critici degli ospedali

Terapia intensive al Policlinico Sant'Orsola di Bologna

Terapia intensive al Policlinico Sant'Orsola di Bologna

Bologna, 6 maggio 2021 - Poter stare vicino ai propri cari che contraggono il Coronavirus e vengono ricoverati in ospedale nei reparti più critici, ovvero quelli di terapia intensiva. E' questo un bisogno di cui si sta discutendo con molta animosità dall'inizio dello scoppio della pandemia. Molte sono state le lettere dei parenti alle varie istituzioni locali e nazionali che richiedevano a gran voce di poter stare accanto ai familiari nei momenti più difficili della loro vita. Ebbene questa necessità potrebbe diventare realtà in tutta Italia e anche in Emilia Romagna, Marche e Veneto.

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Infatti, l'apripista, a livello legislativo, per le altre regioni lo ha fatto la Puglia che, lo scorso 4 maggio, ha approvato all'unanimità una proposta di legge per consentire le visite ai parenti ricoverati in gravi condizioni in terapia intensiva. Infatti esistono singole strutture, in alcune regioni, che permettono la visita a un familiare ammalato di Covid, ma non c'è una legge ancora che norma la materia. La prima regione a farla è stata proprio quella pugliese.

Secondo la nuova legge, il cui slogan è "Nessuno deve più morire da solo", i direttori dei reparti e delle Asl devono adottare con urgenza il 'Documento di umanità e sicurezza di stabilimento', per consentire le visite in ospedale ai pazienti in fase di criticità clinica, in considerazione "del bisogno oggettivo particolare e delle straordinarie necessità di natura psicologica". Le disposizioni della legge si applicano anche agli ospiti delle strutture socio-assistenziali. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l'entrata in vigore della legge, le Asl dovranno adottare un proprio regolamento seguendo gli indirizzi generali.

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Terapia intensiva Covid: le regole per entrare

Le regole generali per entrare a visitare i parenti ricoverati nei reparti di terapia intensiva Covid (nelle strutture dove questo è permesso) sono molto ferree. E' richiesto un tampone negativo (anche se non tutte le strutture lo pretendono) e chi entra deve indossare camice, calzari, visiera, cuffia, guanti e mascherina Ffp2. Saranno gli operatori sanitari a controllare la totale vestizione dei familiari che entrano in visita. Inoltre, gli ingressi sono contingentati a un numero limitato di persone. Numero che varia a seconda degli ospedali. Anche il tempo che si può trascorrere con l'ammalato è regolato molto rigidamente.

Emilia Romagna

"Si stanno alleggerendo i reparti ospedalieri, sia reparti Covid che, seppur più lentamente, le terapie intensive e subintensive". Lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche della salute, Raffaele Donini, nel suo consueto punto sulla situazione Covid in regione di ieri, 5 maggio. Attualmente i ricoverati nelle terapie intensive sono sono 213 e 1.546 quelli negli altri reparti Covid. E il trend è in calo. Secondo i dati della Fondazione Gimbe, realtà indipendente, nella settimana 28 aprile-5 maggio, i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid è del 25%, mentre i pazienti Covid che occupano posti in terapia intensiva sono al 28%. Nessuno dei due casi supera la soglia critica.  

Marche

Nelle Marche i ricoveri per covid negli ospedali sono arrivati a 459. I pazienti in terapia intensiva sono 68, quelli in semi intensiva 123, quelli in reparti non intensivi 268. Anche nelle Marche, il trend dei ricoveri è in calo. Anche qui, secondo i dati della Fondazione Gimbe, nella settimana 28 aprile-5 maggio, i pazienti con Covid che sono ricoverati negli ospedali sono pari al 33% (la soglia critica è il 40%), mentre i pazienti contagiati dal Coronavirus e ricoverati in terapia intensiva hanno superato la soglia di saturazione del 30%, essendo ad oggi al 33%.  

Veneto

Come per Emilia Romagna e Marche, la situazione dei ricoveri in Veneto è anch'essa in miglioramento. I ricoverati Covid sono 1.113, mentre 168 sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Secondo i dati della Fondazione Gimbe i pazienti con Covid ricoverati in ospedale, sul totale dei pazienti, sono il 15%. Così come i ricoveri in terapia intensiva per Coronavirus sono il 15% sul totale. Ampiamente al di sotto, quindi, della soglia di saturazione.

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