Editoriale

Voli e rumore, serve subito una via di mezzo

Bologna, 2 giugno 2023 – Finalmente il Sindaco Matteo Lepore (che ringrazio) ha chiesto a Enac, Enav ed aeroporto di non far volare gli aerei di notte (23 - 6 del mattino). In compenso sono triplicati di giorno. Mercoledì un aereo dietro l'altro per l'intera giornata. Ammirevole ed encomiabile la risposta del presidente dell'aeroporto, che parla esclusivamente del danno che subirebbe lo scalo senza i voli notturni, senza minimamente considerare cosa stanno subendo 40.000 cittadini da anni e cosa dovranno affrontare anche questa estate.

Silvia Facciolo

Risponde Beppe Boni

Ci sono due posizioni difficili da conciliare quando si parla del rumore provocato dall'aeroporto Marconi. I cittadini che abitano dalle parti del quartiere Navile protestano storicamente soprattutto per l'affollamento dei voli notturni. La città cresce dal punto di vista turistico e quindi cresce pure la circolazione degli aerei. Ora il sindaco Matteo Lepore ha alzato la voce col governo chiedendo al governo lo stop del traffico di notte. I più maliziosi dicono che poteva farlo anche prima, ma adesso è più comodo perché al governo c'è il centrodestra che comunque ha promesso impegno per trovare un soluzione. Al di là di questo dettaglio è improbabile dare ragione totale solo a una delle due parti in causa in attesa che l'Enav vari il progetto di voli a basso impatto di rumore slittato a settembre. A spanne viene da pensare che la soluzione, anche se non perfetta, poteva essere adottata da tempo. E cioè diminuire, se non proprio cancellare, i voli notturni, e contestualmente varare un piano molto più vasto di fornitura di infissi antirumore nell'area più sotto pressione. Non ha però tutti i torti il presidente del Marconi, Enrico Postacchini, nel sottolineare che a questo punto non è possibile annullare tutte le rotte previste per l'estate. La città subirebbe un danno economico disastroso. La sensazione è che le parti in causa in questi anni abbiamo tergiversato troppo, girando intorno al problema e con poca decisione. A questo punto se vogliamo essere realisti è necessario ritoccare, senza far danni, per quel che si può il traffico notturno e chiedere ai cittadini del Navile ancora un po' di pazienza (anche se hanno motivi per dichiararla esaurita) e nello stesso tempo dare un ultimatum deciso a Enav per settembre.

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