Covid oggi Emilia Romagna: il bollettino del 15 marzo 2022, dati e contagi

Sono 2.279 i nuovi casi su 24.392 tamponi, calano i ricoveri in terapia intensiva (-3,6%) e negli altri reparti Covid (-3,1%). Diciassette i decessi

Covid oggi Emilia Romagna: il bollettino del 15 marzo 2022, dati e contagi

Covid oggi Emilia Romagna: il bollettino del 15 marzo 2022, dati e contagi

Bologna, 15 marzo 2022 - In Emilia Romagna si registrano nel bollettino covid di oggi 2.279 nuovi contagi. Ieri erano 2.002, quindi 277 in più.

Oltre 1.800 i guariti; la buona notizia è che calano i ricoveri in terapia intensiva (-3,6%) e negli altri reparti Covid (-3,1%). Purtroppo si registrano diciassette decessi (uno in più rispetto ai 16 di ieri). Capitolo vaccinazioni: la regione va verso 2 milioni e 700mila terze dosi fatte. Il 96,4% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 41,5 anni.

Gli atri bollettini Veneto - Marche - Italia

Coronavirus oggi: il bollettino dell'Italia

Sono 85.288 le nuove positività al coronavirus registrate in Italia nelle ultime 24 ore. A fronte di 587.015 tamponi effettuati, tra molecolari e antigenici, il tasso di positività è del 14,5%, circa mezzo punto percentuale in più rispetto a ieri. Purtroppo, si registrano anche 180 decessi. Cala di 16 unità il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva (nel saldo tra entrate e uscite), con totale a 502. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece cresciuti di cinque unità (nel saldo tra entrate e uscite), con totale a 8.473.

Covid oggi: bollettino del 15 marzo in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia Romagna si sono registrati 1.219.922 casi di positività, 2.279 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.392 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.380 molecolari e 13.012 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 9,3%. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 30.540 (+448). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 29.442 (+483), il 96,4% del totale dei casi attivi.

​La mappa dei contagi 

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 786 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 251.142), seguita da Modena (379 su 189.127); poi Rimini (187 su 119.892), Cesena (144 su 68.931), Reggio Emilia (138 su 134.198) e Ravenna (132 su 112.218); quindi Piacenza (114 su 65.866), Forlì (113 su 57.656), Ferrara (108 su 83.742) e Parma (101 su 99.415); infine il Circondario imolese, con 77 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.735.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 53 (-2 rispetto a ieri, pari al -3,6%), l’età media è di 65,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.045 (-33 rispetto a ieri, -3,1%), età media 74,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (invariato); 5 a Modena (-1); 23 a Bologna (-2); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato).

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.814 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.173.281. Purtroppo, si registrano 17 decessi:

  • 4 in provincia di Piacenza (tre donne di 83, 84 e 86 anni e un uomo di 82 anni)
  • 2 in provincia di Parma (due uomini di 63 e 75 anni)
  • 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 anni)
  • 1 nel Circondario imolese (una donna di 79 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (due uomini di 65 e 81 anni)
  • 5 in provincia di Ravenna (due donne di 89 e 97 anni e tre uomini, di cui due di 89 e uno di 92 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 87 e 98 anni).

Non si registrano decessi in provincia di Modena, Bologna e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.101.

Terapie intensive stabili in Italia

Un anno fa, in Italia, continuava a salire, toccando il 38%, l'occupazione dei posti nei reparti Covid. Attualmente è invece stabile al 13%, a livello nazionale, cioè un terzo. Cresce però in 10 regioni: Marche (16%), Calabria (al 29%), Campania (14%), Liguria (16%), Lombardia (8%), Molise (14%), Sardegna (20%), Sicilia (23%), Toscana (13%), Umbria (25%). 

Intanto questa mattina a Palazzo Chigi, in vista del Consiglio dei ministri che dovrà affrontare il tema della 'road map' sulle misure anti-Covid, il premier Mario Draghi ha visto il ministro alla Salute Roberto Speranza, il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.

Anche l'occupazione delle intensive è stabile al 5% a livello nazionale, mentre esattamente un anno fa era in crescita, arrivando a quota 34%. Lo indicano i dati (Agenas) del 14 marzo 2022, confrontati con quelli del 14 marzo 2021. 

Nel dettaglio, l'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid-19 cala in Puglia (5%), mentre cresce in Basilicata (3%).

È invece, stabile in 19 regioni o province autonome: Emilia Romagna (al 6%), Abruzzo (al 7%), Calabria (7%), Campania (5%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (4%), Marche (5%),Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (4%), Pa Trento (2%), Sardegna (9%), Sicilia (8%), Toscana (7%), Umbria (6%), Valle d'Aosta (3%) e Veneto (3%).

L'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica (detta non critica) da parte di pazienti con Covid scende in Basilicata (al 23%) e Valle d'Aosta (12%) mentre è stabile nelle restanti 9: Abruzzo (al 20%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (16%), Pa di Bolzano (10%), Pa Trento (7%), Piemonte (9%), Puglia (19%) e Veneto (7%).

L’adolescenza all’ombra del Covid-19

Sanità, un conto da 600 milioni di euro 

Rattoppati i conti 2021, si apre però una voragine su quelli del 2022, scavata da 600 milioni di costi Covid. Desta allarme la situazione della sanità emiliana-romagnola, che attende ancora risposte dal livello nazionale. Stamane l'assessore regionale Raffaele Donini ha fatto il punto in commissione Bilancio accanto al direttore Luca Baldino, il sostituto di Licia Petropulacos sospesa e sottoposta a procedimento disciplinare. La zavorra restano i costi Covid, coperti solo in parte dai 120 milioni messi a disposizione dai decreti emergenziali nazionali. Ma a complicare la situazione c'è l'aumento dei costi collegati all'energia (55 milioni di euro), così come sono previste maggiori spese per l'assunzione di nuovo personale in sanità (36 milioni di euro). Ripianato intanto il consuntivo 2021: "Nel terzo semestre - resoconta Donini - eravamo sotto di 320 milioni di euro, ridotti con manovre straordinarie di fondi aziendali per 81 milioni di euro, mentre gli stanziamenti nazionali ci hanno consentito di assorbire totalmente il debito", mentre "altre risorse sono arrivate dalle case farmaceutiche, attraverso il cosiddetto payback".