Centri estivi 2021 Emilia-Romagna: a giugno via anche i progetti per le scuole superiori

Le assessore Schlein e Salomoni: “Un'occasione ideale per recuperare la socialità persa durante pandemia”. Ecco il programma

Centri estivi (Foto Dire)

Centri estivi (Foto Dire)

Bologna, 13 maggio 2021 -  Un'estate all'insegna della socialità. E' quella che si prospetta a partire da giugno per i bambini e i ragazzi in Emilia-Romagna. Dopo oltre un anno scolastico segnato dalle difficoltà della pandemia, basta con le lezioni a distanza. La Regione è pronta a supportare le famiglie e gli studenti nel ritorno alla socialità in piena sicurezza, investendo su due importanti iniziative rivolte a giovani e giovanissimi, dai 3 ai 19 anni. Una è la riapertura dei centri estivi, l'altra è il sostegno alle autonomie scolastiche per offrire opportunità fuori dall’aula per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (superiori) - statali e paritarie - che iniziano questa estate e proseguono per tutto il prossimo anno scolastico, per permettere di recuperare la socialità, facendo attività fisica e cogliendo nuove occasioni per valorizzare i propri talenti e scoprire il territorio, perché tutte le iniziative si terranno in Emilia-Romagna. In entrambi i casi, si tratta di progetti che agiscono in piena sinergia con le disposizioni nazionali, le Linee guida nel caso dei centri estivi –, delle quali è attesa l’emanazione - e il “Piano scuola estate 2021. Un ponte per il nuovo inizio”, integrando e valorizzando i finanziamenti europei e del Governo.

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Centri estivi

I centri estivi saranno organizzati in piena sicurezza, grazie a una bozza di aggiornamento del protocollo regionale che, in Emilia-Romagna, è già stato condiviso al tavolo regionale e sarà approvato non appena saranno emanate dal Governo le nuove linee guida nazionali. I centri estivi saranno accessibili a tutti grazie ai bonus rette della Regione: fino a 336 euro a figlio, contributo che sarà disponibile per un numero maggiore di famiglie, visto che l’Isee per richiederlo è stato fissato a 35mila euro rispetto ai 28mila del 2020. La Regione ha stanziato 6 milioni di euro per i Comuni.

Linee guida per un'estate in sicurezza

Ed è pronto ad essere approvato, non appena il Governo emanerà le nuove Linee guida nazionali, il Protocollo regionale per la riapertura in sicurezza dei centri estivi, già condiviso in bozza dalla Regione con il tavolo regionale cui partecipano enti locali, enti gestori, coordinamenti pedagogici territoriali, organizzazioni sindacali e sanità regionale: la Regione si mette quindi avanti con un documento al quale Comuni e Unioni dovranno attenersi per individuare i Centri estivi pubblici e privati (associazioni, cooperative, parrocchie e altri Enti religiosi) che potranno svolgere le attività. Nel Protocollo verranno indicati, tra i punti più significativi, i requisiti di accessibilità, i requisiti per il personale e per i volontari e la formazione sulle misure anti-covid, le modalità di svolgimento in sicurezza delle attività e dei giochi, le misure di precauzione da rispettare per prevenire la diffusione del virus, le regole per l’accompagnamento e il ritiro degli iscritti, le procedure da rispettare in presenza di casi positivi sospetti. Fra le principali misure previste e ancora da adottare: attività da svolgere il più possibile all’aperto, organizzazione in gruppi stabili di massimo 25 ragazze e ragazzi e omogenei per fasce d’età, l’attenzione particolare all’inclusione di bambini con disabilità, disponibilità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate, presenza di un operatore ogni 15 bambini nel caso dei più piccoli (dai 3 ai 5 anni) e uno ogni 20 per gli iscritti dai 6 ai 17 anni, possibilità di triage all’ingresso, modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, attenzione ai contatti, pulizia e disinfezione dei materiali, e areazione costante degli ambienti. Filo conduttore comune delle regole e dei requisiti messi a punto, garantire la massima tutela della sicurezza e della salute di bambini, ragazzi, educatori e familiari.

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Progetti per le scuole superiori di secondo grado

Rivolti sia a quelle statali che paritarie, inizieranno questa estate. Visite ai musei, spettacoli, escursioni nella natura, attività sportive: proposte che le scuole potranno organizzare sia nell’estate 2021 sia nell’arco del prossimo anno scolastico 2021-2022 e pertanto entro il 31 agosto 2022. I progetti, definiti dalle scuole superiori nella loro autonomia, potranno contare su 2 milioni di euro che la Regione si prepara a stanziare, che si aggiungono ai fondi ministeriali.

La presentazione delle assessore Schlein e Salomoni

A presentare le proposte, questa mattina, durante una video conferenza stampa, la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessora alla Scuola, Paola Salomoni. “L’importante iniziativa del Governo con il 'Piano scuola estate 2021'- affermano Schlein e Salomoni - per noi significa l’opportunità di iniziare un percorso per pensare a servizi per l’infanzia e a una scuola ancora migliori, sempre più vicini al territorio. L’estate è un momento fondamentale per la vita dei più piccoli e dei giovani e siamo convinte che possa essere davvero l’occasione ideale sia per recuperare la socialità persa durante la pandemia”. “In questi progetti - concludono Schlein e Salomoni - che operano in piena sinergia con le iniziative del Governo e in stretta collaborazione con gli enti locali, siamo davvero orgogliose di due aspetti in particolare: il massimo sostegno alle famiglie e in particolare alle donne - dal momento che su di loro ricade, a maggior ragione quest’anno, il carico di cura familiare in modo sproporzionato - e la centralità del territorio”. Per definire tutte le iniziative educative e formative per questa estate, la Regione si è confrontata con i territori e l’Ufficio scolastico regionale da una parte, e gli enti locali dall’altra.