Maturità zone alluvionate: la data dell’orale

Il suggerimento dell’Ufficio scolastico regionale: “I colloqui non prima del 26 giugno”

Maturità: nelle scuole dei comuni alluvionati e per gli studenti che vi risiedono l'esame sarà solo orale dal 26 giugno

Maturità: nelle scuole dei comuni alluvionati e per gli studenti che vi risiedono l'esame sarà solo orale dal 26 giugno

Bologna, 17 giugno 2023 – Come da ordinanza del Ministro dell’Istruzione, l’esame di maturità monco dello scritto, riguarda solo “gli studenti frequentanti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado siti nei comuni alluvionati e gli studenti residenti nei comuni” inclusi nel decreto del Governo.

Maturità: nelle scuole dei comuni alluvionati e per gli studenti che vi risiedono l'esame sarà solo orale dal 26 giugno
Maturità: nelle scuole dei comuni alluvionati e per gli studenti che vi risiedono l'esame sarà solo orale dal 26 giugno

Tutti questi studenti si cimenteranno solo nell’orale che consiste nella discussione di un argomento concernente la disciplina di indirizzo oggetto della seconda prova scritta, nella discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno, l’analisi del materiale scelto dalla commissione, l’esposizione dell’esperienza di Pcto svolta nel percorso di studi, l’accertamento delle competenze di Educazione civica maturate dal candidato.

Per la valutazione del colloquio la commissione dispone di sessanta punti.

Quanto alla data di inizio della maturità per gli studenti alluvionati, gli orali, come da punto 5 della nota dell’Ufficio scolastico regionale, "si suggerisce la calendarizzazione della data di inizio dei colloqui sostitutivi delle prove non prima del giorno lunedì 26 giugno 2023, fermo restando il rispetto delle competenze di ciascuna Commissione in merito”. 

Per tutti gli altri la prima prova che accerta sia la padronanza della lingua italiana si svolge mercoledì 21 giugno 2023.La seconda prova - il 22 giugno -  riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi.

Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest'anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame).

Il colloquio si svolge dopo gli scritti (dal 26 giugno) e riguarda anche l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.