Il turismo in Emilia-Romagna: "Piscine, hotel e tedeschi. Così rilanceremo la riviera"

L’assessore regionale al turismo Andrea Corsini: estate complicata, ma è successo di tutto. "Il futuro? Rivoluzione alberghiera: giù le piccole strutture, spazio ai grandi investitori"

Rimini, 14 agosto 2023 – Assessore regionale Andrea Corsini, grande capo del turismo. Poca gente al mare, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha parlato dell’estate più difficile degli ultimi 20 anni.

"Complicata, più che difficile".

Una camera d’albergo su 5 è vuota, dice la Confesercenti.

"Basta schizofrenia dei dati. A fine stagione avremo un bilancio peggiore rispetto al 2022, lo so, ma la situazione non è drammatica. Siamo in piedi e siamo forti. Mi fido solo dei dati Istat".

Andrea Corsini, 59 anni, assessore regionale al turismo - Emilia Romagna
Andrea Corsini, 59 anni, assessore regionale al turismo - Emilia Romagna

Ma cos’è successo in questa estate, difficile o complicata che sia?

"C’è stata una tempesta perfetta. Ad aprile le previsioni per luglio e agosto dicevano: luglio e agosto avranno un + 30%".

Poi è arrivata l’alluvione...

"E non solo. Il maltempo ha fatto partire tardi l’estate. L’aumento dei costi, delle bollette e il rialzo dei tassi hanno strangolato le famiglie. Quest’anno niente vacanze per 4 italiani su 10".

La Riviera copre il 70% del business turistico dell’Emilia Romagna, non si può scherzare.

"Vero. Sono felice per il boom delle città d’arte grazie soprattutto agli stranieri: ma il nostro core business resta il mare".

Sulla crisi ha inciso il caro prezzi in Riviera e la concorrenza di mete tipo Albania?

"Qualche aumento ingiustificato c’è stato, è vero. Ma ora non rincorriamo l’Albania: andremmo a dequalificare e svendere il nostro prodotto. I loro prezzi non possiamo farli".

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In Riviera vengono al 70% italiani (poveri) e al 30% gli stranieri (più ricchi), percentuale rovesciata rispetto alle città d’arte. Vien da dire: riportiamo in Riviera i tedeschi...

"Sì, l’obiettivo è quello. Ma oggi – esempio – non esiste un aereo che porti i tedeschi direttamente in Romagna. Bisogna alzare il numero di questi voli".

Come si fa?

"Dopo il 20 agosto mi vedo con i capi Ryanair: chiederò un impegno maggiore su Forlì e Rimini".

Bologna non farà salti di gioia.

"Non penalizzeremo Bologna".

Torniamo a monte: cosa si può fare per il turismo del mare?

"Partiamo dagli alberghi. Il 30% delle nostre strutture va riqualificato. Abbiamo una storia di gestioni famigliari e va bene: ben venga chi vuole ammodernarsi. Ma se qualcuno non ce la fa, sono pronti tanti grandi gruppi che vorrebbero investire da noi. Favoriamo questi investitori".

Vuole aggiungere alberghi ad alberghi, creare maxi catene?

"Per essere competitivi a livello internazionale e per i tour operator servono strutture da 80 camere in su. Ne abbiamo poche".

Cosa propone?

"Ci sono alberghi molto piccoli e non in grado di riqualificarsi? Arriva un investitore che acquista, diciamo così, il volume di queste 40 camere e le porta in una struttura più grande che cresce in verticale. Il vecchio alberghetto viene abbattuto e diventa un parco o uno spazio verde. Niente nuove cementificazioni".

Complicato...

"Ci vorranno anni, ma sarà una bella rivoluzione. Ne parleremo agli stati generali del turismo di fine novembre, ci saremo tutti".

Cosa fare invece in spiaggia?

"Ecco, sulla spiaggia siamo i migliori, nessuno ci deve insegnare qualcosa. Però..."

Però?

"Facciamo queste benedette piscine in spiaggia! Si può. Potrebbe essere un’altra svolta".

La battaglia sulla musica in spiaggia di notte ha assunto toni molto accesi a Rimini.

"Detto che delle regole ci vogliono, io credo che la spiaggia vada vissuta il più possibile. Anche la sera. Poi non deve diventare una discoteca permanente, certo. Ma io non sono per limitare troppo. La spiaggia va vissuta. valorizzata".

Ma per le spiagge ci sono aste e Bolkestein in arrivo.

"Il Governo faccia in fretta, metta in fila tre regole base e poi lasci a noi Regioni la specifica del tutto. Siamo in grado di costruire un impianto perfetto che salvaguardi le imprese vigenti. Ma bisogna fare in fretta".

Chi sbaglia, la Meloni?

"Guardi, sono onesto: sulle spiagge tutti i governi degli ultimi anni hanno perso tempo".

La Notte Rosa non tira più: fanno anche le raccolte di firme per abolirla. La chiudiamo?

"No, però la cambiamo".

E come?

"Tornando alle origini. Negli ultimi anni è diventata un cartellone di concerti. L’evento deve tornare ad essere una nuvola rosa, dove tutti si sentano coinvolti. Coloriamo di rosa la Riviera, la gente, i monumenti. Torniamo ai fuochi d’artificio in contemporanea, a mezzanotte, in tutta la Riviera. I concerti sì, ma quelli all’alba in spiaggia".

Una promessa?

"L’ultima settimana di giugno 2024 lanceremo la settimana da dedicare alla famiglia. Genitori, bambini e ragazzini sono la nostra clientela top. Faremo pacchetti speciali, promozioni, comunicazione speciale. Eventi, animazioni, una grande festa".